Francesco Piu Peace & Groove
2016 - Appaloosa / IRD
Il bluesman sardo, in pista da più di dieci anni, da giovane promessa si è trasformato in una solida certezza, ben rodata in vari tour in USA, Canada e nei migliori festival blues d'Europa e consolidata da importanti collaborazioni ( Eric Bibb, Tommy Emmanuel, Guy Davis e Roy Rogers fra i tanti) e da opening acts che farebbero tremare anche i musicisti più navigati (ad esempio, per John Mayall, Johnny Winter, Derek Trucks Band, Albert Lee, Sonny Landreth). Fresco papà, Piu ha appena pubblicato Peace & Groove, dieci tracce, di cui ben sei scritte dallo stesso Piu con lo scrittore sardo Salvatore Niffoi, vincitore del Premio Campiello nel 2006 per l'opera La vedova scalza, libro di successo tradotto in varie lingue.
La brillante ed espressiva voce del bluesman canta, in perfetto inglese, di racconti di vita e di amore, speranze e povertà, dolori e gioie. La ritmica di Mother, ad esempio, fa da sottofondo a una chitarra nostalgica e lacerante, mentre Hold on è energica e trascinante, come deve essere un inno alla resistenza e all'amicizia.
La ricchezza dei colori sonori nel disco è ampliata rispetto ai lavori precedenti: gli strumenti tradizionali del blues (come l'hammond o la washboard) sono accostati ad altri meno consueti, come le launeddas, il wurlitzer e le congas, e la convivenza crea un amalgama insolito e convincente.
Anche le cover scelte sono di classe: Rough God goes riding di Van Morrison, con la voce di Piu in bella evidenza, sofferta il giusto, e sottolineata da una chitarra elegante e appassionata, mentre il disco si chiude con una festosa Give peace a chance, che non stonerebbe in una marching band a New Orleans, ricca di fiati e di ritmo.
Un ottimo ascolto, che scalda il cuore per l'inverno ormai vicino, ma che è destinato a farci compagnia per lungo tempo.