live report
Francesco Piu Milano / Arci Bellezza
Concerto del 03/02/2023
La formazione è infatti quantomeno insolita: Piu a chitarra, anche slide, washboard e armonica, e due fuoriclasse del ritmo, come Silvio Centamore e Paolo Succu, rispettivamente a batteria e percussioni nella prima parte del set, ma che poi si scambieranno di posto, creando un interplay sempre nuovo e ricco di sfumature. Nessun altro fronzolo: una voce versatile, una grande maestria nel dare vibrazioni diverse alle corde, e una sala motori travolgente, al punto che molti spettatori si riversano sotto palco a ballare, mentre i tre si divertono a trascinarli, come nella meglio riuscita jam session.
La chitarra di Piu non fa prigionieri: che sia un canto sofferto come in Black Woman (dalla significativa intro con un suono che richiama le catene della schiavitú), o in Mother (dal crescendo emotivo quasi insostenibile), o un richiamo di aiuto, come nella slide di Overdose of sorrow (dalla lunga coda strumentale), riesce a esprimere qualcosa che va oltre il mero testo o il contesto in cui le canzoni sono state composte, ma raggiunge quasi una parte ancestrale di noi, facendola vibrare in modo istintivo e primitivo.
Heavy blues, si diceva: la sezione ritmica modella un set dai volumi corposi, che spazzano via i residui dubbi sulla vitalità di un genere fra i piú longevi della storia della musica, e superano le barriere generazionali. È davvero un piacere vedere tanti giovani fra il pubblico, e sotto palco, gustare brani originali di Piu, dimenarsi alle note di I wanna take you higher, oppure apprezzare grandi classici, come lo slave spiritual We Shall Not Be Moved, cantando in coro. Long live the Blues!
SETLIST
Down on my knees
Jesus is on the mainline
Trouble so hard
Over you
Goin'away baby
Overdose of Sorrow
Last Fair Deal
My eyes wont' see
We shall not be moved
Black Woman
In the cage
Love is calling
Stand by button
Mother
Hold on
BIS
Trouble no more
I wanna take you higher