Bruce Cockburn Rumors Of Glory
2014 - True North Records / IRD (8 CD/1 DVD box Autographed & Numbered)
La sua voce, già magnifica e distintiva in gioventù, si è arricchita sotto le rughe che compaiono nelle corde abrase dal tempo e il suo stile chitarristico, da grande virtuoso quale è e potrebbe mostrarsi in ogni occasione, si è invece tenuto sempre lontano da facili bagliori di certa new age modaiola (quando impazzava) come pure si è ben guardato dall’abbracciare il blues acustico puro quando avrebbe potuto passare all’incasso; questo è Cockburn, un intrigante modello di vita e di rigore morale ed intellettuale, così come esce anche dalla sua corposa autobiografia, narrata attraverso la contestualizzazione delle sue canzoni, una storia personale che ha dato il via ad un progetto articolato anche sulla carriera musicale e che sta alla base di Rumors Of Glory, sontuoso cofanetto dal titolo molto promettente, mutuato da una sua canzone che stava sul quotatissimo album Humans (1980).
E veniamo al Box oggetto della rece-presentazione, mai come in questo caso ambito cadeaux natalizio, infatti contiene: 117 canzoni che vengono disposte in ordine cronologico su 8 CD, delle quali 16 sono rare o inedite, tutto documentato in un libretto di quasi 100 pagine con foto spesso mai viste; il DVD con le riprese provenienti da tre serate in concerto del “The Slice O Life Tour” diretto da Joel Goldberg, registrato tra il 15 – 17 maggio 2008; il box è numerato ed autografato singolarmente dall’artista di Ottawa. Nel CD 8 sono concentrati i brani rari e gran parte degli inediti, per le tracce rare direi che gli amanti di Cockburn non c’è nulla di nuovo visto che sono brani contenuti in compilation come Honor (1996), benefit per i nativi e la terra, piuttosto che una Turn Turn Turn da brivido contenuta nel tributo a Pete Seeger, Sowing The Seeds 10th Anniversary (2007) o il magnifico tributo a Gordon Lightfoot (2003), altro grande patrimonio canadese. Vero inedito è la chicca Bird Without Wings (1966) del periodo in cui Bruce militava nei The Children, ma anche It’s An Elephant World, dal poco praticato secondo disco High Wind, White Sky (1971, 2003 Deluxe Ed.) entrambi i pezzi sono sul CD 1.
Un’operazione formalmente ineccepibile, curata da Cockburn stesso anche nella scelta dei brani, sarebbe stata perfetta ed imperdibile se vi fosse stata inserita anche l’autobiografia di oltre 500 pagine (in inglese per ora) che ripercorre la vita e gli ideali del nostro attraverso un ordine quasi cronologico delle canzoni del Box, peccato. Pertanto è imperdibile per chi non ha nulla, ma anche per chi ha poco, vista la scelta ponderata del contenuto, obbligatorio pure per noi, vecchi e malati collezionisti, per tutti gli altri vale il rimpianto espresso sopra, però, siccome mal comune è mezzo gaudio, suggeriamo: abbandonatevi all’incoscienza.