Bruce Cockburn Anything anytime anywhere
2002 - COOKING VYNIL / RYKODISC
Grazie a questo cd, saranno ora molti di più in Italia a potersi accorgere della costanza poetica e letteraria del cantautore canadese, coltivata anche, negli anni ´80, quando la sua musica era infarcita di campionamenti e di arrangiamenti sintetici. Oggi Cockburn è un talentuoso chitarrista, portatore di un suono originale e meticcio (impostazioni jazz con passaggi folk e con arie orientali), che non ha mai battuto la via del successo, scavando piuttosto nell´identità della propria musica.
Più che la qualità dei singoli episodi, dal cd emerge una coscienza che trova forza e sbocco in un vissuto profondamente umanitario e solidale: senza farsi bandiera o cantore di nessuno, Cockburn parla di nativi sopraffatti, di popoli schiacciati dal capitalismo, di ambienti devastati dal progresso. Le sue canzoni hanno un senso del tempo che esula da quello musicale e sfocia in un sociale carico di bisogno. Anche le più esplicite come "If I had a racket launcher" non cadono mai nello slogan nè in atteggiamenti populisti, ma sono parte di un percorso di esplorazione interiore che denuncia il male e allo stesso tempo ne chiede causa al profondo dell´anima umana.
Brani apparentemente innocui come "Wondering where the lions are" celano un forte misticismo e accenni alla guerra fredda; "If a tree falls", canzone ecologica scritta in era Reagan, porta in sé echi di silenziose proteste interiori, mentre l´invettiva di "Call it democracy" denuda le contraddizioni della società occidentale. Queste canzoni non hanno mai avuto paura a prendere posizione, opponendosi anche alla globalizzazione quando il termine non era ancora di uso comune. Certo, ci sarebbe piaciuto vederle arrangiate con la stessa cura, la stessa meticolosità e la stessa passione che traspira dagli estratti degli ultimi dischi, ma Cockburn non è personaggio da tornare sui suoi passi, né da fregiarsi dei suoi viaggi in Nicaragua e in Guatemala o da sfruttare la scia dei riconoscimenti ottenuti con "The charity of the night" e con l´ultimo capolavoro "Breakfast in New Orleans Dinner in Timbuktu". È un percorso che smentisce tutti coloro che tanto lo avevano snobbato in nome di presunti purismi, senza accorgersi di quella sensibilità umana e letteraria, ispiratrice anche di sintetizzatori. Cockburn è oggi un uomo con capelli e barba bianchi, in pace con se stesso, che ha saputo far tesoro della vita e che riesce ora ad infonderla al meglio nelle sue canzoni.
Basta qualche scorcio ai testi per trovarsi interrogati dalla sua ricerca esistenziale: "il tramonto è un angelo che piange / estrae una spada insanguinata / non riesco a capire verso dove punta / per quanto mi sforzi di guardare con gli occhi socchiusi / a volte senti di aver vissuto troppo / le giornate gocciolano lente sulla pagina / ti ritrovi senza volerlo / a misurare coi passi la gabbia" ("Pacing the cage").
Discografia:
1970 Bruce Cockburn Columbia
1971 High Winds White Sky Columbia
1972 Sunwheel Dance Columbia
1973 Night Vision Columbia
1974 Salt, Sun and Time Columbia
1975 Joy Will Find a Way Columbia
1976 In the Falling Dark Columbia
1977 Circles in the Stream [live] True North
1978 Further Adventures of Bruce Cockburn True North
1979 Dancing in the Dragons Jaws Columbia
1980 Humans Columbia
1981 Inner City Front Columbia
1983 The Trouble with Normal Columbia
1984 Stealing Fire Columbia
1986 World of Wonders Columbia
1989 Big Circumstance Columbia
1990 Live Gold Castle
1991 Nothing but a Burning Light Columbia
1993 Christmas Columbia
1994 Dart to the Heart Columbia
1997 The Charity of Night Rykodisc
1999 Breakfast in New Orleans Dinner in Timbuktu Rykodisc
2002 Anything Anytime Anywhere Rykodisc