VIRGINIANA MILLER Venga il regno
2013 - Ala Bianca/Warner
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Venga il regno: il nuovo e bellissimo disco dei Virginiana Miller (Ala Bianca / Warner Music). Dalle Gelaterie sconsacrate ad oggi ne son passati di anni e ne son successe di cose, ribaltamenti storici e psicologici ma anche, e soprattutto, il raggiungimento di una certa maturità artistica. Sempre molto coerenti nella loro espressione artistica, oggi i Virginiana Miller tornano con uno spirito critico e riflessivo più accentuato. Sarà l’esperienza maturata durante questi anni di carriera, sarà il fatto che ad un certo punto si fanno i conti col proprio Io; è come se si fossero tolti una sottile maschera che nascondeva appena il volto per raccontare le intensità fra la gente, gli amori impossibili ed il bisogno di questo amore e, infine, la spontaneità e la semplicità della vita reale e delle azioni quotidiane – che, da sempre, contraddistingue l’opera dei VM.
Anticipato dalle melodie spensierate di Una bella giornata, Venga il regno è un’opera matura, consapevole del passato (Anni di piombo) ed attenta osservatrice del presente (San Paolo agli operai). Già dal pezzo di apertura, Due – un pezzo forte, dal suono pesante, che invita alla riflessione – emerge la caratteristica principale del disco intero: l’immediatezza delle parole e la semplicità del pensiero. Sembra lo stesso punto di vista di chi non riesce più a guardare oltre questo oggi, di chi non è in grado di proiettarsi verso l’immediato futuro. Una prospettiva che non abbiamo ed un presente che dobbiamo, assolutamente, vivere non in modo apparente ma in modo critico.
Il disco vive di tante anime anche dal punto di vista del sound: se il cinismo di Dal blu ricorda vagamente una canzone dal sound d’oltremanica, l’ansiosa ed angosciante Anni di piombo è caratterizzata da un suono elettrico e abbastanza immediato che lega il passato al presente, mentre il motivetto fresco e, senza dubbio, pop di Una bella giornata, guarda avanti buttandosi tutto, o quasi, alle spalle.
Pupilla rappresenta l’immagine, per eccellenza, dell’amore oltre ogni limite. Chic mostra perfettamente la società dell’apparire, in cui lei credeva che bastasse una laurea in Cattolica ed un innato savoir fair – non è così, evidentemente!
Venga il regno è un invito a vivere hic et nunc. Vivere adesso. Vivere il presente e saperlo osservare. Praticare la bellezza, camminare per le strade ed osservare, ancora una volta, quello che è stato, quello che è e quello che sarà. Infine l’immagine di una città che sontuosa e debole contemporaneamente, Roma (eterna, da sempre): forse il pezzo più complesso, forse una critica ancora più chiara alla moderna società dell’apparire, forse l’invito ad una consapevolezza tanto ricercata. Un attacco alla crisi reale: estrema e contagiosa, L’eternità di Roma chiude il disco.
Venga il regno è come una luce che illumina una superficie e viene riflessa con tonalità diverse in base all'angolo di osservazione. In poche parole, una grande bellezza.