live report
Virginiana Miller Doria 83 Napoli
Concerto del 15/04/2010
Si parte con Frequent Flyer , brano d´apertura de "Il primo lunedì del mondo", ultimo album dei Virginiana Miller (e, forse, il loro capolavoro), per poi soffermarsi, oltre che su questo, su molti brani di "Fuochi Fatui D´Artificio". L´atmosfera è cordiale, amichevole, e il gruppo, in un´ora e un quarto di concerto, riesce a coinvolgere il pubblico in sala spaziando dal pop all´indie-rock con facilità e mestiere.
Tanti i brani in scaletta : Lunedì, Formiche, La carezza del papa, l´inferno sono gli altri, la verità sul tennis, Uri Gellar per citarne alcuni. Vent´anni di carriera, ma non li dimostrano, non c´è un intento modaiolo - per fortuna - e raccontano la vita agra con schiettezza e sincerità, in maniera diretta, con crudeltà e amore.
Simone Lenzi potrà dire quel che vuole ma le sue canzoni legano il sangue, le senti sotto pelle, sono tremendamente reali, ironiche e, dal vivo, tutto ciò lo si avverte pienamente. Si rimane fulminati sulla via di Damasco con i Virginiana, grazie alla geniale combinazione di un linguaggio alto e basso e allo spessore di musicisti mai sopra le righe e fuori posto, nemmeno quando affrontano la cover dei Rokes è la pioggia che se ne va.
Poche parole ad introdurre i brani, occhi persi nel vuoto, Simone Lenzi è l´antitesi del front-man, che rifiuta ogni attitudine da poseur e rivive sul proprio corpo le parole delle sue canzoni. I Virginiana sono compatti, collaudati, cresciuti e il pubblico li apprezza così come sono perché umili e senza tanti fronzoli ma, al tempo stesso, poetici e raffinati. Rifugiatevi nel loro universo, seguiteli dal vivo, ascoltate le loro canzoni, non vi deluderanno.