Cinema Samuele <small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Samuele Bersani Cinema Samuele

2020 - Sony Music

24/10/2020 di Arianna Marsico

#Samuele Bersani#Italiana#Canzone d`autore

Samuele Bersani quando fa un disco ha sempre qualcosa da dire. Non arriva mai con dischi tirati via tanto per farli, incurante del fatto che passino anche sette anni (come in questo caso) senza che ci regali nuove canzoni. Eppure quando arrivano, non sbagliano un colpo. Già il singolo Harakiri faceva presagire che Cinema Samuele non avrebbe deluso, con quelle melodie calviniane e quello sguardo surreale e amorevole su chi si sente fuori posto. Dietro tanta levigatezza, dietro questi brani che potremmo definire soavi film per non vedenti tanto sono minuziosi nelle parole, c’è però tantissimo lavoro, come se ogni nota, ogni parola, fosse scritta e ricancellata più volte. Probabilmente una delle descrizioni migliori su quanta fatica sia costato questo lavoro viene dalle parole di Pacifico: “Ha messo insieme le sue briciole, e ha tirato in piedi questo disco, un Gigante fatto di briciole che ora se ne va in giro leggero tra stanze e cellulari di chi vorrà, di chi avrà ancora coraggio e voglia di avere un Gigante per casa. “

Scorrimento verticale con suoni che ricordano l’infanzia racconta in modo impeccabile lo scollamento tra reale e virtuale (che il lockdown ha indubbiamente accentuato), tra il proprio sentire e le regole non scritte della società. “Sono cresciuto coi consigli di una pediatra senza figli” è una dolente ammissione di un qualcosa vissuto in modo sempre filtrato, sempre a metà. Una Mezza Bugia, per citare un’altra piccola magia sonora e ipnotica scaturita dalla mente di Samuele.

Il tuo ricordo ha un andamento preciso come un pendolo che scandisce l’inesorabilità del tempo, e quella con cui i ricordi si affacciano in mente (“il tuo ricordo trova un buco nella rete[…] il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete….”) e alterna morbidezza a tratti taglienti.

È un mondo ricchissimo e sfaccettato quello di Cinema Samuele, fatto di tanti Pixel, a volte impaurito da un Tiranno, popolato da Distopici che fotografano alla perfezione le nostre incerte giornate odierne (“E quello che sembrava un gioco /Ora preoccupa anche i menefreghisti I proprietari degli alberghi che /In una notte hanno perso tutti i turisti”).

Eppure sotto sotto in questo stralunato film a colori vincono i sognatori, in grado di guardare più in là.

 

Track List

  • Pixel
  • Il Tiranno
  • Mezza bugia
  • Il tuo ricordo
  • Harakiri
  • Le Abbagnale
  • Con te
  • Scorrimento verticale
  • L`intervista
  • Distopici (ti sto vicino)

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