Michael Mcdermott Out from Under
2018 - Appaloosa Records / IRD
Quando Michael McDermott ritorna a incidere canzoni, lo fa per un bisogno interno, una spinta che parte dal profondo; per condividere pensieri, esperienze, emozioni; per compiere un altro passo avanti nel cammino, artistico e umano, intrapreso giovanissimo, interrotto, poi ripreso, fra drammatici cedimenti e insperati recuperi.
E Out from under, ossia Riemergeremo, è proprio il titolo di questo nuovo lavoro del musicista di Chicago, dal passato burrascoso, ma dal presente sereno, che promette un futuro ancor più luminoso, accanto alla sensibile moglie, Heather Horton e alla deliziosa figlia Rain, ma soprattutto con un pugno di canzoni intense, ricche di umanità e sincerità, arrangiate in modo accurato e rivelatrici della verve poliedrica e completa dell'artista.
Gli undici brani, registrati al Pauper Sky Studios di Willow Springs, dove la famiglia McDermott risiede, contano sulla presenza della moglie ai cori e al violino, di Lex Price al basso e al bouzouki, Will Kimbrough alle corde (chitarra, banjo, mandolino), di John Deaderick alle tastiere, di Steven Gillis alla batteria e di Rich Parenti al sax, che donano le sonorità adatte allo spirito di ciascun pezzo.
Si passa così dal rock scanzonato, sax e cori, stile Asbury Park, di Rubberband Ring, simpatica storia di un ragazzo che non può donare alla propria donna altro che un anello di gomma, ma è anche certo che un giorno le prenderà l'anello più bello del mondo, alla sconvolgente e ipnotica murder ballad dei dannati, nemmeno tanto belli, di Cal - Sag Road, racconto di alcol e violenza, che McDermott dimostra di conoscere non per sentito dire, fino al fingerpicking che accompagna Gotta Go To Work, la stanca lamentela di un uomo qualunque che aspetta il venerdì per ubriacarsi e nutre sordo rancore per il proprio capo, o al rock fresco e energico della title track, vero e proprio testamento provvisorio della vita dell'artista, trasudante schiettezza, o ancora alla meditativa e conclusiva God help us, che, insieme a This world will break your heart, è forse il brano in cui la voce calda e vissuta di McDermott riesce a toccare corde che arrivano fino al cuore dell'ascoltatore.
Menzione di lode all'etichetta italiana Appaloosa, che, nella versione destinata alla distribuzione italiana, arricchisce il libretto con efficaci traduzioni dei testi, permettendo così a tutti di cogliere le sfumature della nobile scrittura dell'artista.
Michael è riemerso dal buio, ed è tornato, col suo migliore lavoro di sempre, per restare. Ora lo aspettiamo in Italia, perché ogni suo live contiene dosi di emozioni e di bellezza che difficilmente si trovano fra quelli dei cantautori della sua generazione.