Michael Mcdermott

live report

Michael Mcdermott Torino / Folk Club

22/10/2022 di Laura Bianchi

Concerto del 22/10/2022

#Michael Mcdermott#Rock Internazionale#Songwriting

Brevissimo, ma intenso tour italiano per il singer songwriter di Chicago Michael McDermott, artista completo, autore sensibile di ballate emozionanti, rocker trascinante, interprete profondo, perché in ogni brano porta con sé, nella propria voce, tutte le vibrazioni di una vita dalle molte cadute e rinascite, e la sua anima reca le cicatrici di esperienze indimenticabili, ma con cui è possibile fare pace.

Il Club Tenco, da sempre attento a valorizzare figure in cui l'arte e l'autenticità si sposano nella forma canzone, gli ha tributato a Sanremo un meritato premio alla carriera, che il musicista ha ricevuto dopo un'esibizione full band, con Alex Gariazzo a chitarre e background vocals, Carmelo Isgrò al basso, Riccardo Maccabruni alle tastiere e fisarmonica, e Rafael Gayol, il batterista di Leonard Cohen.

Ma la vera bravura di un artista si coglie appieno nella dimensione solistica: ed ecco che il tempio della canzone d'autore, il mitico Folk Club di Torino, ha chiesto e ottenuto che McDermott concludesse il tour con un set chitarra, armonica e piano, in modo che i fortunati spettatori potessero approfondire la conoscenza non solo delle sue canzoni, ma anche dell'esistenza irripetibile di un uomo che molto ha sofferto, molto ha amato e moltissimo ha vissuto e vive.

McDermott sa che molti fra i presenti lo seguono da decenni, ne hanno condiviso il percorso irregolare, e non si risparmia, nell'infondere in ciascuno speranza ed energia, con la sola forza di una voce spesso incrinata dall'emozione, e di un rapporto istintivo e viscerale con gli strumenti, ora accarezzati con dolcezza, ora percossi con consapevole forza.

Il pubblico fin dal primo brano viene iniziato al mondo di McDermott, con un omaggio significativo a Tom Petty: una versione toccante di Even The Losers, ben contestualizzata alla luce del recente successo, e in seguito viene accompagnato in un percorso emotivamente coinvolgente, brani che sono montagne russe fra ricordi e rimpianti, riscatto e resistenza. La canzone prende quindi forma di lettere scritte a chi non c'è più, eppure vive ancora nei pensieri di chi non dimentica: la dolcissima Summer days, dedicata a un'amica di giovinezza, simbolo leopardiano di tutte le speranze adolescenziali,  o il capolavoro Shadow in the window, per il padre morto, eppure vivo nel grido "hey, dad! Can you hear me? I love you...".

Perfino il rito rock'n'roll del singalong acquista, con McDermott, il senso di una ricerca collettiva e catartica di un senso a quanto possa capitare nella vita a ciascuno di noi, ma anche della nostra capacità di risollevarci, ogni volta: perché ciascuno ha le proprie cicatrici: "Singin’ Hey La Hey La Hey La Hey...scars from another life". E proprio Scars from another life si intitola anche il memoir che McDermott ha scritto durante la pandemia, segnata da numerosi lutti familiari, per fare i conti coi propri demoni, ma anche per sottolineare la potenza salvifica della musica e dell'amicizia, che permettono di superare ogni ostacolo. A ribadire il concetto, infatti, McDermott si rivolge ai presenti, guardandoli negli occhi, e, su No matter what,  ripete: " So don′t give up, no matter what, You're worth it..."

Le ripetute ovazioni e richieste di bis sono la risposta migliore: sì, Michael, non molleremo, costi quel che costi. E grazie. 

 

FOTO DI LAURA BIANCHI E DI MANUELA PAGANINI.

 

ENGLISH TRANSLATION

Very short, yet intense Italian tour for Chicago singer songwriter Michael McDermott, complete artist, sensitive author of exciting ballads, enthralling rocker, profound interpreter, because in each song he brings with him, in his voice, all the vibrations of a life of many falls and rebirths, and his soul bears the scars of unforgettable experiences, but with which it is possible to make peace.

The Club Tenco, which has always been attentive to enhancing figures in which art and authenticity marry in song form, awarded him a well-deserved career award in Sanremo, which the musician received after a full band performance, with Alex Gariazzo on guitars and background vocals, Carmelo Isgrò on bass, Riccardo Maccabruni on keyboards and accordion, and Rafael Gayol, Leonard Cohen's drummer.

But the true skill of an artist is fully captured in the solo dimension: and here is that the temple of songwriting, the legendary Folk Club of Turin, requested and obtained that McDermott conclude the tour with a guitar, harmonica and piano set, so that the lucky spectators could deepen their knowledge not only of his songs, but also of the unrepeatable existence of a man who suffered a lot, loved a lot and lived and lives very much.

McDermott knows that many of those present have followed him for decades, have shared his irregular path, and do not spare himself, in infusing each one with hope and energy, with the sole force of a voice often cracked by emotion, and of a relationship. instinctive and visceral with the instruments, now caressed with sweetness, now beaten with conscious force.

 The audience from the first song is initiated into the world of McDermott, with a significant tribute to Tom Petty: a touching version of Even The Losers, well contextualized in the light of the recent success, and is then accompanied in an emotionally engaging journey, songs that they are a roller coaster between memories and regrets, redemption and resistance.

The song therefore takes the form of letters written to those who are no longer there, yet still lives in the thoughts of those who do not forget: the sweet Summer days, dedicated to a friend of youth, Leopardian symbol of all adolescent hopes, or the masterpiece Shadow in the window, for the dead father, yet I live in the cry "hey, dad! Can you hear me? I love you ...".

Even the rock'n'roll rite of singalong acquires, with McDermott, the sense of a collective and cathartic search for a sense of what can happen in life to each of us, but also of our ability to rise again, every time: because each has his own scars: "Singin 'Hey La Hey La Hey La Hey ... scars from another life". And the memoir that McDermott wrote during the pandemic, marked by numerous family mourning, to deal with one's demons, but also to underline the saving power of music and friendship, is also called Scars from another life. overcome every obstacle. To reiterate the concept, in fact, McDermott turns to those present, looking them in the eye, and, on No matter what, repeats: "So don′t give up, no matter what, You're worth it ..."

The repeated ovations and requests for an encore are the best answer: yes, Michael, we will not give up, whatever the cost. And thanks.