Giuseppe Righini Spettri sospetti
2008 - Interno 4 Rec./ Assalti al Cuore/ Goodfellas/ Fridge
“Spettri sospetti” esibisce un cantautorato in stile noir a forti tinte oniriche e trasognanti, una miscela sonora di generi che vanno dal tango alla bossanova passando per lo swing richiamando a tratti la canzone d’autore tipica di Vinicio Capossela o di Paolo Conte.
Un excursus musicale interiore nei meandri di un cantautorato teatrale e narrativo, un’opera nel quale Giuseppe Righini, autore ed interprete, canta dolci ninna nanne fuori da ogni tempo, filastrocche, storie metropolitane, abbandoni, amori e desideri con uno stile ed una voce dal tocco personale.
Un disco sospeso tra ambientazioni retrò, elettronica semplice e minimale, pennellate elettriche abbozzate, richiami al Sud dell’America e al vecchio continente fanno da cornice ai racconti di “Spettri sospetti” popolato di fantasmi (“Il fantasma del museo” ed “Il fantasma di Santa Clara”), sicari santi (“Tango santo”), animali fiabeschi (“Ninna landa” e “Ragni e tele”) o semplici capitani, topi, pifferai e figli dotati che animano luoghi reali e ideali (“Porti aeroporti e stazioni” e “La nave fantasma”).
Con questo disco, Giuseppe Righini prosegue nel suo progetto volto alla ricerca e alla sperimentazione tra musica e teatro, indossando i panni di un anomalo crooner che racconta storie con un substrato musicale cucitoli attorno dai suoi compagni di viaggio: Andrea Alessi, Marco Mantovani, Massimo Marches e Diego Sapignoli.
Ospiti illustri accompagnano in questo esordio il cantautore riminese: Andy dei Bluvertigo (al sax baritono in “Ragni e tele”), l’ex Afterhours Xabier Iriondo (chitarra elettrica in “Ninna nanna del mare in tempesta”), Andrea Chimenti (voce in “La nave fantasma”), l’attrice Elena Bucci (voce in “Non muoverti” e “Ninna landa”) e Vincenzo Vasi (Vinicio Capossela, Roy Paci e Omino Stanco, ndr).
Un album discreto non entusiasmante, ma che merita comunque di essere ascoltato.