Giuseppe Righini

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Giuseppe Righini Il video di Monge Motel in anteprima

06/03/2016 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Giuseppe Righini#Italiana#Alternative

Un video delicato per un brano struggente e rarefatto: l’ “amore ci separerà ancora” e la vita si trasforma in una non-vita in stanze sterilizzate e anonime, in camere d’albergo la cui provvisorietà è stata prolungata a lungo, in luoghi da cui la vita vera si osserva da lontano o in emblemi di un passato che non può sciogliere l’inverno presente. Da non perdere.
Un video di grande delicatezza e malinconia, molto cinematografico, per un brano struggente, che pattina su un tappeto elettronico rarefatto, di suoni ossimoricamente algidi e cocenti: oggi vi presentiamo in anteprima il video del brano Monge Motel di Giuseppe Righini. Partiamo dalle parole dello stesso artista:

Una stanza d'albergo. Simile a una sala d'attesa. Domicilio provvisorio. Di passaggio. Che, negli anni, ha accumulato segni. Oggetti. Gesti di routine. Come accade in una cella. Il protagonista vive così. Ormai da tempo. Sulla soglia di un'eterna dipartita. Anche oggi rinviata. Due figure, del tutto simili al gatto e la volpe, gli fanno regolare visita. Sono pusher di sogni e ricordi. Compari di bisboccia e solitudine. Gente con cui si può far comunella. Ma senza ghignare troppo. E mantenendo le dovute distanze. Perché loro, in quella stanza, arrivano e se ne vanno. Quando vogliono. Il nostro inquilino, no. Lui resta. E aspetta. Due donne. Che gli rifanno il letto. Gli lavano i denti. Gli spazzolano la giacca. Quotidianamente. Con la stessa attenzione che dedicherebbero a un paralume. Una tenda. Un comodino. Sono le infermiere del suo destino. Le guardie del suo tempo. Le nazibadanti della sua resa. Domani torneranno. Forse, domani, lui non sarà qui.

Questo invece è quanto Righini, uno dei nostri cantautori più sperimentali nell’approccio musicale, scriveva sul pezzo all’epoca dell’uscita del disco, Houdini, pubblicato lo scorso aprile dall’etichetta di culto Ribéss Records:

Il seme di questo brano è stato gettato in un momento per me non semplice, ospite di un amico fraterno per alcuni mesi. Tutto quello che ogni mattina sbirciavo dalla finestra, nei miei pensieri, nelle mie memorie, nel mio domani era quello che si vedeva in questo panorama fatto di una realtà multiprocessuale, a più piani e sequenze. Nel testo c'è una citazione a cui tengo molto, piuttosto facile da scovare credo. Pezzo per me cruciale. Mid tempo perfetto per partire.

Ormai il protagonista del videoclip sembra vivere una vita-non vita, sembra vivere in un limbo che ha prolungato a lungo ciò che era provvisorio (per esitazioni volute o obbligate), sembra vivere in una dimensione quasi di “reclusione” dalle stanze in cui palpita ancora la vita vera, tra cuori di porcellana, sterili riti quotidiani senza autonomia o senza gioia, anche quando sono l’immagine di rituali forse di altri tempi spensierati, di cui ora resta solo una pallida e inutile parvenza. Si è trasformato quasi in un automa, sopravvive a se stesso, inchiodato ad “atti di allegrezza spenti”. Non c’è nessuna novità che possa scuoterlo in questa specie di esilio dall’esistenza, guardata da lontano dalle finestre: “l’amore ci separerà ancora” e, senza, tutto è freddo e distante. L’inverno “non si scioglierà”: neanche i ricordi, gli emblemi del passato, sono sufficienti nel Monge Motel. L’unica possibilità è uscirne.

D’altronde il titolo del disco, oltre a giocare con i suoni per alludere al cognome dell’artista, è stato scelto in “un gioco escapologico di illusioni, simboli, porte, chiavistelli, grimaldelli, soglie, liberazioni”, come recitava il comunicato ufficiale.



Dall'album Houdini di Giuseppe Righini.
Pubblicato su vinile, cd e download digitale Ribéss Records.

Testo e musica: Giuseppe Righini.
Produzione artistica: Fulvio Mennella per La stanza 107.
Produzione esecutiva: Giulio Accettulli per Ribéss Records.
Regia: Daniele Quadrelli.

Interpreti, in ordine di apparizione: Giuseppe Righini, Tamara Balducci, Francesco Montanari, Dany Greggio e Lucrezia Frenquellucci.

Audioglobe distribuzione, Fridge edizioni.

Il terzo disco di Righini, registrato a Berlino e prodotto in Italia insieme a Fulvio Mennella, è stato presentato come “un lavoro apolide, dunque, per natura e vocazione”, tra “cantautorato elettronico e pop noir”, “una nave di parole, fantasmi, citazioni che cerca in un abisso di transistors e plugins il senso delle cose”. Nella nostra recensione, firmata da Veronica Eracleo, lo abbiamo definito “un lavoro da scoprire ascolto dopo ascolto, con i suoi testi ricchi di citazioni e le sue sonorità molto internazionali che, accompagnate da un’elettronica ben calibrata, ne arricchisce i contenuti scrollandosi di dosso l’etichetta del classico cantautore all’italiana.

Qui potete leggere l’articolo completo:

http://www.mescalina.it/musica/recensioni/giuseppe-righini-houdin



 

Biografia

Cantante curioso, autore onnivoro, attore occasionale, scrittore funambolo e piccolo giornalista carbonaro Righini nasce a Rimini nel 1973. Numerose e trasversali le collaborazioni in oltre quindici anni di lavoro.

In Apnea, secondo album solista, arriva a tre anni da Spettri Sospetti, entrambi ottimamente accolti da critica e stampa specializzata nazionale.

Il brano E mio padre se ne vola via è incluso nella compilation del Club Tenco La Leva Cantautorale degli Anni Zero, mentre l'inedito Carne da Cannone fa parte della compilation di Ribéss Records e Anpi Addosso!

Finalista del premio Bindi 2012 con il pezzo I Fiori di Plastica sono per sempre, Righini ha realizzato insieme a Cesare Malfatti la cover del brano dei Massimo Volume Il Primo Dio per l'album tributo Davide Oriani Memorie di un Battagliero.

Ha poi pubblicato il cofanetto Enciclopedia completa di uno sconosciuto, limitatissima edizione di remixes di tutte le sue canzoni in chiave elettronica con artwork handmade inedito curato, numerato e firmato dalla visual artist Alexa Invrea.

Il terzo album di inediti, Houdini, è stato pubblicato da Ribéss Records nella primavera 2015.




Link

https://giusepperighini.wordpress.com/
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https://soundcloud.com/giuseppe-righini
http://giusepperighini.tumblr.com

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