Andrew Bird Break It Yourself
2012 - Bella Union
Tra i tanti brani da ricordare: l’iniziale Desperation Breeds… che si sviluppa come una piccola sinfonia in soli 5 minuti; l’irresistibile e sensuale Danse Carribe che sa di mari e marinai, di viaggi e terre lontane; Give It Away che entra subito in testa con la voce di Nora Ò’Connor e i morbidi cambi di ritmo; Eyeoneye parte forte per rallentare ma fa venir voglia di ballare sempre con quei sapori così anni ‘60; la dolce ballata Lusitania vede Bird duettare con St Vincent; Orfeo Looks Back è uno splendido e trascinante incrocio tra musica popolare, alt rock, musica contemporanea e lontani cori africani; Fatal Shore è una ballata morbida con un ritornello malinconico che culla come una ninna nanna; infine Hole In The Ocean Floor, un’altra operina deliziosa e compiuta in otto bellissimi minuti di melodie cantate su violini che disegnano mondi diversi che precede le campane e i rumori di campagna della conclusiva Belles.
Break It Yourself è un album la cui immediatezza non va mai a discapito della cura per i particolari; probabilmente il più maturo di Bird; sicuramente tra i migliori del 2012 e da amare incondizionatamente!