Break It Yourself<small></small>
Rock Internazionale • Alternative • pop

Andrew Bird Break It Yourself

2012 - Bella Union

29/01/2013 di Paolo Ronchetti

#Andrew Bird#Rock Internazionale#Alternative #Pop

  Dopo Ohnono/Kiwembo, il brano tratto da Tradi-Mods vs Rockers a mio personalissimo parere miglior brano del 2011, eccoci a Break It To Yourself uno dei capolavori del 2012. Una gemma che unisce alt/pop, musica americana e avanguardia con la leggerezza (e il fischiettio) di un usignolo. 14 gemme che sanno di gioia e di giovinezza anche quando la gioia, e la giovinezza, sembrano allontanarsi. Un disco che ho ascoltato tutto l’anno e che ho trovato terapeutico nel vero senso della parola. Terapeutico perché fatto con il cuore, terapeutico perché tocca sovente l’anima dell’ascoltatore con la sua naturale grazia! Irresistibili violini (e fischiettii) sovraincisi decine di volte e una voce calda e personale (che a volte - solo vagamente - ricorda quella del miglior Paul Simon senza mai farne il verso) si uniscono ad una scrittura precisa e poetica nella forma come nel contenuto. Il tutto registrato live con un 8 tracce nel suo granaio con una band sempre attenta e al servizio della canzone tra vocazione acustica ed elettrica; sapori folk e intenzioni rock!

  Tra i tanti brani da ricordare: l’iniziale Desperation Breeds… che si sviluppa come una piccola sinfonia in soli 5 minuti; l’irresistibile e sensuale Danse Carribe che sa di mari e marinai, di viaggi e terre lontane; Give It Away che entra subito in testa con la voce di Nora Ò’Connor e i morbidi cambi di ritmo; Eyeoneye parte forte per rallentare ma fa venir voglia di ballare sempre con quei sapori così anni ‘60; la dolce ballata Lusitania vede Bird duettare con St Vincent; Orfeo Looks Back è uno splendido e trascinante incrocio tra musica popolare, alt rock, musica contemporanea e lontani cori africani; Fatal Shore è una ballata morbida con un ritornello malinconico che culla come una ninna nanna; infine Hole In The Ocean Floor, un’altra operina deliziosa e compiuta in otto bellissimi minuti di melodie cantate su violini che disegnano mondi diversi che precede le campane e i rumori di campagna della conclusiva Belles

  Break It Yourself è un album la cui immediatezza non va mai a discapito della cura per i particolari; probabilmente il più maturo di Bird; sicuramente tra i migliori del 2012 e da amare incondizionatamente!

Track List

  • Desperation Breeds...
  • Polynation
  • Danse Caribe
  • Give It Away
  • Eyeoneye
  • Lazy Projector
  • Near Death Experience Experience
  • Behind The Barn
  • Lusitania
  • Orpheo Looks Back
  • Sifters
  • Fatal Shore
  • Hole In The Ocean Floor
  • Belles

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