Un incubo stupendo<small></small>
Italiana • Alternative • pop-rock

Management Del Dolore Post-operatorio Un incubo stupendo

2017 - La Tempesta Dischi edizioni La Tempesta / Garrincha Dischi

02/05/2017 di Arianna Marsico

#Management Del Dolore Post-operatorio#Italiana#Alternative

Un incubo stupendo  del Management del Dolore Post-Operatorio, affiancati in studio da IMURI,  arriva a due anni di distanza da quella sinfonia beckiana sui perdenti venata di pop ed irresistibile  che è I Love You (in un’Italia nel pallone cantare “se la vita è uno sport/io no/non sono un campione/io no non sono un campione” ha un sapore di rivendicazione della propria unicità tutto speciale). E contro la vittoria a tutti i costi e la crescita a scapito del sogno è anche l’ultima uscita, che intensifica la dolente poesia dei testi (Il tempo delle cose inutili) che si alterna al sarcasmo immutato, ed in cui le chitarre surfano sulla superficie delle fragilità  umane ma non affondano.

Il disco si apre con Naufragando, un infinito moderno che culla fino ad Un incubo stupendo. Un pop rock non banale che racconta il lato meno stereotipato di una storia d’amore che si rispetti. La realtà è spesso fatta di alti e bassi e proprio per queste montagne russe emotive è vera. La base della vita a due è la certezza nell’incertezza, un non dare mai niente per scontato, ed è così liberatorio sentire Luca che canta “Stare con te - ascoltami - è un posto bellissimo/Dove tutto crolla e va a fondo, è un incubo stupendo/Un incubo stupendo”. Il vento ha un’intensità devastante, con la batteria che riecheggia i palpiti di un cuore pronto a lanciarsi. Ma se vedrete il video, potreste ritrovarvi con gli occhi lucidi come nemmeno alla fine de Le notti bianche di Dostoevskij, in una miscela di  Coffee and TV, fumetti Marvel e David Bowie.

Ma il Management del Dolore Post-Operatorio è anche tanta energia, è anche ironia. Ed ecco un brano come Esagerare sempre, che sembra fatto apposta per essere pogato in concerto. Tragicomica è Visto che te ne vai, cinematografica nelle strofe, dai coretti sixties, assolutamente vera nel cogliere la capacità di sbagliare le parole nei momenti topici (“ Questi sono i momenti per dirti qualcosa di speciale/ Aspetta, butta l'immondizia per favore!”). La chiusura è affidata alla scoppiettante ma a tratti amara Ci vuole stile.

Un incubo stupendo  è una corsa a perdifiato nelle imperfezioni, nel senso di inadeguatezza, nella voglia di una rivincita che tende ad essere sfuggente, nell’aggrapparsi all’infanzia per non diventare una di “quelle persone che si vendono la vita a rate” (Il vento). Una corsa bellissima, che non si vede l’ora di fare sul palco.

Track List

  • Naufragando
  • Un incubo stupendo
  • Il vento
  • Il tempo delle cose inutili
  • Il mio corpo
  • Una canzone d`odio
  • Esagerare sempre
  • Visto che te ne vai
  • Marco il pazzo
  • Ci vuole stile

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