Crawler <small></small>
Rock Internazionale • Punk • Post-Punk New-Wave

Idles Crawler

2021 - Partisan Records

01/12/2021 di Gianluca Crugnola

#Idles #Rock Internazionale#Punk

Solo una doverosa premessa prima di rivelare l'entità qualitativa delle tracce nel nuovo lavoro Idles, il quinto in altrettanti anni incluso il live registrato al Bataclan; mi entusiasmano per energia, trasporto sin dal debutto Brutalism (2017) e questo preambolo mi è utile per avvalorare il rischio di incorrere, scivolare in commenti retorici, giudizi che spesso accompagnano grandi aspettative puntualmente disilluse, ridimensionate. Questo soprattutto in relazione alla malsana tentazione di confrontarle, metterle in competizione con produzioni precedenti, comunque fortunate, nel caso specifico di una così prolifera serie di uscite capaci di spingere l'ascesa dopo i botti in termine di notorietà dei precedenti, Joy as an Act Of Resistance e Ultra Mono. Crawler invece ha il pregio di evitarmi questo tipo di raffronti perchè diverso da tutto quello a cui eravamo abituati, quasi preparati, album di difficile collocazione sin dai primi singoli rilasciati. Joe Talbot e soci sfoderando per una volta il fioretto mettono a segno un'altro capolavoro non di sola sostanza e militanza ma pregno di ampiezza sonora, un'esperienza quasi sensoriale. Si può e si deve gridare al miracolo di questi tempi, la band di Bristol abbandona la comfort zone costruita inseguendo suoni vincenti e urla rabbiose per mostrare il lato meno impulsivo della loro musica, assaporando l'azzardo di imboccare strade più tortuose, meno sicure e messa parzialmente da parte la lotta di classe anche le ambientazioni risultano più tetre, meno nitide. Crawler è un crescendo spiazzante, convincente perchè introspettivo, rispettoso di riferimenti e citazioni ma anche novità, quattordici tracce di rottura come a dire "ok, adesso vi dimostriamo come si diventa la più importante ed influente band al mondo"

Non manca la solita ferocia, non mancano nemmeno alcuni inni compulsivi da delirio live giusto per non spezzare il filo conduttore di tutta la carriera ma la tracklist di Crawler contiene soprattutto l'umiltà, l'ambizione di questi ragazzacci che sperimentano senza paura, con audacia, buttando tra un pezzo e l'altro voglia di stupire, dinamismo, chitarre possenti, riescono a tratteggiare paesaggi più dark, dolorosi che in passato. L'inquietudine nelle liriche si avverte da subito; la recita di Talbot nell'opener MTT 420 RR supportata da synth malati ci trascina nella tempesta Idles, un apocalittica discesa nel malessere. Il motore spinge metaforicamente il disco come fosse un'auto fuori controllo, a fari spenti, un tragitto che porta all'inevitabile impatto, Smash!
I'm a car crash Perso il conducente l'album procede con il pilota automatico e la scaletta propone momenti hardcore punk forsennati alternati a ballad desolanti, dalla vena quasi romantica. When the Lights Come On - Car Crash - The Beachland Ballroom - Crawl! - King Snake le tappe imperdibili di quest'escursione nelle profondità di traumi, esperienze segnanti, umane difficoltà prima della risalita urlante, un grido disperato; In spite of it all life is beautiful !



Track List

  • MTT 420 RR
  • The Wheel
  • When the Lights Come On
  • Car Crash
  • The New Sensation
  • Stockholm Syndrome
  • The Beachland Ballroom
  • Crawl!
  • Meds
  • Kelechi
  • Progress
  • Wizz
  • King Snake
  • The End

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