Ennio Rega Terra sporca
2017 - Scaramuccia / Edel
Scopo di Rega è quello di descrivere il mondo contemporaneo nella sua complessità e trovare il modo di far risvegliare una coscienza collettiva che pare assopita. Per far questo, nelle 15 tracce del disco, l’autore inserisce storie e personaggi veri che si confrontano (e a volte vengono sopraffatti) da problemi reali. Come la galera per un errore giudiziario in Innocente, il razzismo in Ripensa inventa, la fabbrica e la disoccupazione in Il quaderno di Angiolina, la contrarietà alla guerra in O my God look!, l’adozione in La strada per Celia. Mentre la title track Terra sporca è una vera e propria invettiva verso l’idea stessa del “potere”, nell'accezione più negativa del termine: in esso si ipotizza una disubbidienza proiettata verso una vita fuori dagli schemi; un atto per sfuggire al conformismo disumano e alla spersonalizzazione.
Ma il disco contiene anche brani più “leggeri”. In Evviva Bellavista Rega canta, con ironia e leggerezza in chiave psicanalitica, l’incomunicabilità tra uomo e donna ai giorni nostri; e in Angela dici e Non ti ho mai fatto un regalo, il protagonista è l’amore, visto sempre da un’ottica particolare.
Vale la pena segnalare altri tre brani importanti nella visione della società contemporanea data da Rega. In Sgacio (da cui è stato tratto anche un video) racconta del sogno impossibile della costruzione di una casa a impatto zero, di essere liberi e padroni di sé stessi, delle proprie idee, costruendosi una vita in funzione degli altri, dell’ambiente e della sostenibilità. Mentre in Il condominio delle insegnanti, si narra la storia di un’ottantenne ex professoressa di liceo (che veste ancora con l’eskimo e legge “Il Manifesto”), che vive ancora nella coerenza delle proprie idee, ormai superate dalla storia, con la certezza che queste porteranno al cambiamento. Poco lontano si colloca il brano Tutto non è qualsiasi cosa, in cui si scaglia contro gli “ignavi” contemporanei, quelli che si dichiarano né di destra né di sinistra; un’impossibilità, secondo Rega, poiché ogni nostra scelta ha un senso nel sociale.
Terra Sporca è un disco non facile, in cui ci si può guardare dentro, cercando di riscoprire se ancora passioni, arte e voglia di vivere, possono far rinascere una“coscienza collettiva” atta a trasformare lo stato sociale in cui viviamo.