Calibro 35 Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
2012 - Venus/Tannen
Le atmosfere sono sempre quelle, le stesse che in ogni occasione i Calibro 35 evocano e così gli anni '70 non sono mai stati così vicini; questo album è l'ennesimo elogio al cinema poliziesco del secolo scorso. Qualitativamente ottimo, Ogni riferimento...è puramente casuale, dimostra che la particolarissima band funk/new prog di Milano è pronta per l'ennesimo grande passo, e senza grandi cambiamenti marca la propria identità, con questo progetto alquanto ambizioso, elaborato ma spontaneo, registrato in soli cinque giorni nella Grande Mela.
Senza abbandonare gli sperimentalismi, i Calibro 35 hanno rispolverato quel genere tanto caro a Morricone, e forse in Italia ormai accantonato, la passione per le colonne sonore, anima del cinema. Prendi una splendida auto d'epoca, e montale il motore fabbricato da una potentissima casa automobilistica: questo è quello che i Calibro 35 hanno fatto. Credo che la metafora sia abbastanza comprensibile; il risultato è affascinante e facilmente intuibile: il passato che si fa largo nella città del XXI secolo, e si riappropria di ciò che fu suo.
Il complicato titolo dell'album si scinde in apertura e in chiusura; ad introdurre l'ascoltatore in un atmosfera da Spy-movie, è Ogni riferimento a fatti accaduti è puramente casuale, e a sigillare le dodici tracce ci pensa: Ogni riferimento a persone esistenti è puramente casuale. E adesso, gli inseguimenti su Cadillac fiammanti, le corse senza tempo e le faccende sporche da Malavita hanno una soundtrack, fatta di suoni avvincenti e coinvolgenti.
Cori primitivi in Uh ah brrr, una giocosa funky song; ritmi simili in Arrivederci e grazie, entrambi brani riconoscibili e sintesi del cosmo “vintage” dei Calibro 35.
Sfumature che rievocano i Doors nel brano Buone notizie: sarà per via dell'organo in apertura?
La banda, ed è proprio il caso di dirlo, omaggia due grandi della musica italiana: Ennio Morricone e Piero Piccioni, autori, entrambi delle musiche di due film ambientati a New York; con nuovi arrangiamenti, i Calibro 35 lucidano Passaggi nel tempo e New York New York. Un briciolo di psichedelia portatore di inquietudine nei brani Massacro all'alba e Pioggia e cemento. La voce è usata come strumento ne Il pacco, mentre troviamo arrangiamenti orchestrali e corposi ne La banda del BBQ.
Il quintetto ha fatto un ottimo lavoro, e dopo aver rubato qua e là dai B-Movie, adesso ha un bagaglio proprio. Anche Tarantino se n'è accorto e anche per questo sono un motivo di vanto per lo stivale. Di certo il cinema italiano dell'epoca è di dubbio gusto, ma non per questo le soundtrack sono da dimenticare, anzi restano un capitolo importante. I Calibro 35 con Ogni riferimento...è puramente casuale, sono riusciti a dare nuova luce a ciò che è andato perso o nascosto tra la polvere.