Vespertine<small></small>
Rock Internazionale

Bjork Vespertine

2001 - WEA / ELEKTRA ENTERTAINMENT

03/12/2001 di Christian Verzeletti

#Bjork#Rock Internazionale

C´era una volta in un paese tanto lontano e tanto freddo una bambina con una pelle tanto chiara da esser bianca come la neve e con una voce tanto bella da essere squillante come il mattino. Il suo nome era Bjork, un nome secco e duro come l´isola dove viveva, ma se qualcuno lo pronunciava ne usciva un suono molto dolce.
A Bjork piaceva cantare, anzi, non faceva che cantare ed emettere improvvise dolcezze che quasi scioglievano i ghiacci della sua isola. Molti volevano sapere qual era il suo segreto, ma lei non li ascoltava e continuava a cantare qualunque cosa, senza smettere mai. Anche quando parlava, sembrava che cantasse. Quando papà e mamma avevano sentito la sua voce per la prima volta, erano rimasti incantati e l´avevano tanto coccolata da viziarla un po´. Così nel diventare grande, la cosa che la divertiva di più erano le note e i suoni che nessuno sull´isola aveva mai sentito: i suoi amici si chiamavano "zollette di zucchero" perché la loro musica era una piccola forma quadrata che conteneva tante calorie da scaldare qualsiasi freddo. Ma Bjork dentro rimaneva sempre un po´ bambina e così un bel giorno lascia i suoi amici e prova a uscire dall´isola per inseguire la sua voce. Fuori dall´isola tutti la vogliono, ma ancora una volta a lei non importa e continua a cantare note e suoni che nessuno ha mai sentito: insieme a qualche amico fa canzoni con il rumore del mondo e con i paesaggi del suo paese. La sua musica diventa ancora più strana di quando era sull´isola: usa i computer, le cose di tutti i giorni, i nuovi strumenti e usa la sua voce come un canto che viene dall´Oriente e dall´Occidente, dall´alba e dal tramonto. Adesso fa delle canzoni che forse solo i bambini riescono a sognare, qua nel mondo le raccogliamo e le vendiamo come dischi.
Questa volta Bjork ha un´amica che suona l´arpa, un paio di altri amici che fanno piccoli ritmi elettronici, altri che suonano gli archi e altri ancora che preparano i suoni sotto la sua voce. Le canzoni sembrano ora delle preghiere, ora delle filastrocche che, invece di recitare, lei si inventa di cantare. Strano, vero? E ancora più strano perché le sue canzoni diventano sempre più difficili, la sua voce sempre più libera e lei per inseguirla deva prenderla al momento.
Qui nel mondo ci fa venire in mente musiche antiche e moderne, quelli che erano i canti gregoriani e le musiche da camera suonati e cantati con tutti gli apparecchi che abbiamo oggi. All´inizio sembra che le canzoni siano fredde, ma poi si capisce che sono proprio come i paesaggi dell´isola: sono davvero freddi, freddissimi, ti gelano le ossa, eppure sono così belli che ti scaldano il cuore e ti riempiono tutto.
La voce di Bjork esulta, rimane sospesa, si incanta e ti afferra, poi sussurra qualcosa di sacro e sensuale: "poesia pagana" dice lei, troppo mistica da tenere come sottofondo, troppo vitale da limitare all´ascolto. È quasi un peccato mettersi a cantare le sue canzoni tutti i giorni per strada e in ufficio, certo che le roviniamo, ma a noi piace ancora farci stregare dalle favole come succede ai bambini.


Discografia:

Vespertine 2001, Elektra Entertainment
Selmasongs: Dancer In The Dark 2000, Elektra Entertainment
Homogenic 1997, Elektra Entertainment
Telegram 1997, Elektra Entertainment
Post 1995, Elektra Entertainment
Debut 1993, Elektra Entertainment

Track List

  • Hidden Place
  • |Cocoon Real
  • |It´s Not Up To You
  • |Undo Real
  • |Pagan Poetry
  • |Frosti
  • |Aurora
  • |An Echo, A Stain
  • |Sun In My Mouth
  • |Heirloom Real
  • |Harm Of Will
  • |Unison

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