Bjork

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Bjork Special 8 Marzo 2010

08/03/2010 di Simone Broglia

#Bjork#Rock Internazionale#Alternative #Trip-hop #Experimental

Le donne, le voci e la sensibilità dell’universo femminile in musica
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*Parlare di Bjork non è affatto semplice. Questo ´follelfo´ non è solo una delle voci femminili più importanti, ma è stata, e forse ancora lo è, l’artista simbolo di questi ultimi anni sia per motivi artistici che personali. I suoi eccessi e l’aggressione ad una troupe televisiva, la follia dei fan che sono arrivati a spedirle un pacco bomba, il suo carattere capriccioso frutto e simbolo dei tempi di rivincite individuali e instabilità emotive. Oltre che caratteriale, Bjork è anche un cammeo musicale di questi anni che ha segnato lo spostamento d’interesse musicale verso il tetto del mondo, l’Islanda dei ghiacci e dei gaiser, verso le atmosfere glaciali trattate con lo sguardo distaccato e raffinato della chanteuse un po’ punk, un po’ modaiola, un po’ isterica.
I suoi album sono l’incisione di tutto questo e delle sue influenze musicali che vanno dal punk, ambito dove ha militato per anni in differenti formazioni, fino ai traditional islandesi con cui è apparsa all’esordio solista di Gling-Glo. Ma è la voce della Bjork di Debut, un album che riesce a mettere insieme la sperimentazione e il pop e a conciliare diverse tipologie di ascoltatori, che sancisce il suo spostamento fra i grandi artisti, e mette a nudo tutta la sua personalità. È esuberante nei cambi di registro improvvisi, è gracchiata, rumorosa, sofferta o urlata; è in grado di farsi sottile come un ago di ghiaccio o estremamente morbida nell’accompagnare una ballata.