Iosonouncane La Macarena su Roma
2010 - Trovarobato Produzioni
Esordio sulla lunga distanza, La macarena su Roma è un album denso di contenuti, singolari canzoni sviluppate su linee melodiche psycho-folk e che trovano un valore aggiunto nelle parole che Incani imbastisce con disinvoltura e con un pizzico di malizia. Una maniera di proporsi interessante e che fa breccia nell’ascoltatore con una prepotenza quasi inaudita. Piace molto la sovrapposizione di voci, una scelta compositiva che rende molto intrigante la struttura di alcuni brani. Scorrono imperterrite una dopo l’altra le canzoni del disco mostrando una visione alquanto negativa e realistica dell’Italia odierna.
Partendo da una prospettiva alterata dei fatti di cronaca viene dato alito a un discorso più ampio sulla situazione italiana, affrontando temi essenziali con occhio critico: clandestini, rifiuti campani, precarietà e morti sul lavoro. Una testualità cruda e disarmante, espressività congenita d’inconsuete canzoni tra le quali spiccano per bellezza e incisività: Summer on a spiaggia affollata, Il corpo del reato, Torino pausa pranzo, Il sesto stato, Il famoso goal di mano e la lunga Title – track. Menzione d’obbligo spetta a I superstiti, sintomatico, infatti, l’incontro virtuale con Antonio Gramsci: Ciao Antonio! Cosa ci fai qua? - Ma guarda lascia perdere, due anni che mando curriculum da tutte le parti. Non mi ha preso nessuno. Neanche all´Upim. Un brano in cui è racchiusa tutta una sconfitta generazionale in un periodo in cui i valori forti del passato sono definitivamente svaniti e di fronte all’imperante problema del precariato, i sindacati e i così detti “compagni” sono ormai stipati nei bar a fare l’aperitivo.
Rivelazione cantautoriale, Iosonouncane si pone tra i primi e illustri esponenti della nuova generazione di cantautori di questi anni dieci appena iniziati.