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Gazebo Penguins Tornano i Gazebo Penguins con Gestalt, che anticipa Temporale

26/01/2025 di mescalina.it

#Gazebo Penguins#Italiana#Rock

GAZEBO PENGUINS

Pubblicato per Dischi Sotterranei Gestalt

Primo singolo che anticipa Temporale, l’album in arrivo il 21 marzo

Ascolta Gestalthttps://bfan.link/gestalt

Pre-order Temporalehttps://dischisotterranei.myshopify.com/collections/gazebo-penguins

Gazebo Penguins (c) Gio Fato

C’è chi sceglie di concentrarsi sul suono, sulle chitarre, sulla produzione. C’è chi sceglie di focalizzarsi sul testo, sulle parole, sul messaggio. C’è chi sceglie di puntare tutto sui concerti, sul sudore del live, sulla potenza della performance.

E poi ci sono i Gazebo Penguins. 

E' uscito venerdì 24 gennaio per Dischi Sotterranei Gestalt, il nuovo singolo dei Gazebo Penguins e prima canzone estratta da Temporale, il nuovo album in arrivo il 21 marzo. 

Ascolta Gestalthttps://bfan.link/gestalt

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Dopo l’uscita dell’ultimo disco Quanto (2022) e il successivo tour, che li ha visti sverniciare i palcoscenici di tutta Italia per 80 incredibili concerti, la band di Correggio torna a complicarci la vita, rendendola infinitamente migliore, come fa da più di vent’anni a questa parte.

E lo fa con una canzone che prende il titolo da una scuola di pensiero diffusasi nei primi decenni del ‘900 e che, tra le varie tesi, approfondisce l’esistenza di errori di percezione creati dal nostro cervello, che ci inducono a creare strutture che nella realtà non esistono. 

"Non esiste un’esperienza del mondo “ingenua”, ogni percezione è mediata dal cervello", spiegano i Gazebo Penguins. "Tendiamo a dare un significato più grande al tutto rispetto alle parti che lo compongono. Percepiamo il mondo in base a schemi che anticipano la sensazione, che organizzano il percepito ancora prima di esperirlo.

Gestalt prova a parlare di identità quando non siamo coscienti della nostra identità, della percezione della realtà quando la realtà sembra essere sempre qualcos’altro rispetto a quello che ne sappiamo, della scansione del tempo quando il tempo “in sé” sembra non contemplare alcuna settimane né tantomeno alcun lunedì, per finire nel mare".

La profondità immediata del testo si rispecchia nella musica, in cui le riconoscibilissime sonorità della band, che scorrono avvolgenti, potenti e oscure tra posthard-core e emo-core, plasmano un crescendo in 6/8 che poi si spezza, perde una pulsazione all’interno della battuta e diventa dispari, smarrisce la sua simmetria.

Sembra quasi che sia ancora troppo presto per avere una risposta, ed è proprio così.

Gestalt è infatti solo il primo pezzo - inteso sia come canzone sia come elemento di un puzzle, o meglio ancora, per restare a tema, come prima sinapsi – che anticipa alcune delle domande e delle riflessioni contenute in Temporale. Un concept album che parla del cervello e delle sue stratificazioni in modo profondo e affascinante ma al tempo stesso comprensibile e immediato, muovendosi con brillantezza – e assoluta cognizione di causa – tra neuroscienze e filosofia della mente. 

In un mondo in costante ricerca di semplificazioni, che rimuove sempre più ogni forma di approfondimento o alterità, che banalizza e uniforma, non è decisamente cosa da poco.


 

CREDITI

Registrato, prodotto e mixato da Andrea Sologni presso Zoo Recording Studio di Correggio (RE)

Assistente di studio: Lenny Ligabue

Master: Federico Ascari

Hanno suonato:

Gabriele Malavasi (voce, chitarre, tastierine)

Andrea Sologni (voce, basso, synth)

Pietro Cottafavi (batteria)

Riccardo Rossi (chitarre)

Con la partecipazione di:

Manuel “Mallo” Caliumi (sassofono)

Enrico "Paso" Pasini (tromba)

 

TESTO

Quando torno di notte

C’è un punto per strada

In cui smetto di pensare e mi sento già a casa

Non capisco chi sono

quando soprappensiero

non so di far qualcosa e la faccio davvero

Quelle estati che

sembrano lontane

se ci pensi a fondo il tempo non ha settimane

E le cose non dette

Hanno un’eco che durerà

Fa spezzare le lancette e ti riporta alla realtà

se separi il mare dalle onde cosa resterà?

se separi il mare dalle onde dove se ne andrà?

Se ci pensi è già lunedì, non pensarci che poi ci stai male

Se ci pensi è già lunedì, ma io ti porto al mare

Se ci pensi è già lunedì, non pensarci che poi ti fa male

Se ci pensi è già lunedì, ma io non so nuotare


BIOGRAFIA

I Gazebo Penguins nascono a Correggio nel 2004, e ora si dividono tra Correggio e Zocca. Sono sempre stati in tre ma negli ultimi anni hanno suonato in quattro sul palco, se non in cinque.

Hanno pubblicato cinque dischi: The name is not the named (2009), Legna (2011), Raudo (2013), Nebbia (2017), Quanto (2022) oltre all'EP Invasion (2005). Alcuni di questi – o alcune loro canzoni – sono finite in varie classifiche della musica rock/emo/sticazzi più importante degli ultimi anni. Nel 2020 stavano facendo un tour per festeggiare i 15 anni di vita quando tutta la musica dal vivo si è fermata. Nell'estate 2021 hanno suonato 30 concerti in una versione più soft per via delle norme anti-Covid. Tra una balla e l'altra, con questi cinque dischi, hanno fatto più di 500 concerti in tutta Italia, e l'idea sarebbe quella di farne altrettanti prima di diventare ancora più dei vecchi di merda di quanto non lo siano già. Suonano assieme da più di 20 anni ma non lo dimostrano. Il 24 gennaio 2025 esce Gestalt, primo singolo che anticipa il nuovo album Temporale in arrivo a marzo per Dischi Sotterranei.

 

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www.gazebopenguins.com 


Fonte: ufficio stampa GDG press