L’INTERVISTA AL DJ E PERCUSSIONISTA STEFANO VENDITTI!!!

L’INTERVISTA AL DJ E PERCUSSIONISTA STEFANO VENDITTI!!!


18/03/2019 - News di desa-comunicazioni

 

Un caloroso benvenuto a Stefano Venditti, batterista e DJ che sperimenta la propria musica e le influenze più diversificate nella zona di Roma e dintorni…Stefano nasce Roma nel 1980 e attraverso i dischi del padre, ingloba in sé una grande passione per la musica che lo portano a diventare un percussionista professionista….ma facciamoci raccontare da lui qualche aneddoto…

 

Caro Stefano…parlaci quindi di questo tuo assiduo ascolto dei dischi di tuo padre…che genere di dischi erano, se in famiglia c’era qualche altro musicista….

I dischi che andavo a sbirciare e ad ascoltare sicuramente erano dischi conosciuti da mio padre andando a ballare…  mi ricordo i dischi di Cerrone, grande batterista francese o i Mike Theodore Orchestra. E da questi ascolti credo, mi sono innamorato del ritmo e delle percussioni, ma musicisti in famiglia no…

 

La tua passione per l’elettronica ti ha fatto diventare un DJ oltre che un batterista…nello specifico,come compone musica un deejay, come si appropinqua ai mixer?

Ho imparato a suonare la batteria andando a scuola. Facevo le elementari dalle Suore a Roma e mentre si cantavano le canzoni di chiesa c'era una batteria nella sala di musica dove andavamo. Da li è nato tutto. Poi grazie al ritmo della batteria subito dopo è venuta fuori la passione per la musica da discoteca e proprio la figura del dj. Da piccolo non avendo giradischi improvvisavo con walkman e qualsiasi stereo presente in casa. Mi piaceva un casino sperimentare i missaggi tra una canzone e l'altra. Poi dopo sono arrivati i giradischi e tutto è diventato ancora più bello.

 

Qual è secondo te oggi giorno, in cui nascono tanti deejay, molti dei quali sono anche in vette alla classifiche, qual è il ruolo di questa figura musicale?

 

I Dj oggi grazie alla tecnologia avanzata e a macchinari facili in vendita sono diventati tanti e il mercato è sempre più spietato. Una volta i dischi te li dovevi comprare oggi invece purtroppo arriva tutto subito alle mani e si è persa un po quella magia del vero Dj.  Ci sono quelli che non fanno produzioni e lavorano solo in discoteca e quelli che oltre a essere Dj fanno anche produzioni musicali e se sfornano la hit diventano più famosi andando anche in classifica.

 

Proprio tale aspetto ci fa capire quanto la musica sia cambiata, rispetto ad alcuni anni fa…cosa senti di diverso ascoltando dei dischi di dance elettronica di un tempo, rispetto a quelli contemporanei?

 

Oggi è tutto un copia e incolla di idee già fatte. Pochi sono i dischi belli e innovativi che puoi trovare nel mercato. Una volta c'era chi inventava oggi invece creano prendendo spunto dal passato.

 

Il tuo attuale singolo si intitola TRIBAL FESTIVITY…raccontaci di come è nata l’idea del pezzo, da cosa è stato ispirato e di cosa tratta….

Mi è capitato negli anni di fare qualche produzione quando magari ho qualche idea.

Ma non sono bravo nelle produzioni. preferisco fare il dj.

Il mio attuale singolo Tribal Festivity è semplicissimo e facile. é un brano dove ho giocato solo con le percussioni ottimo per la pista da ballo e per far ballare. Non ho avuto ispirazioni è nato così dal nulla. Poi ascoltandolo mi piaceva e mi dicevo "è una figata quasi quasi lo faccio uscire" e così è stato.



Sonia Bellin