RUGGERO RICCI: “E’ ACQUA PASSATA”

RUGGERO RICCI: “E’ ACQUA PASSATA”


22/09/2018 - News di desa-comunicazioni

Uscirà in radio Lunedì 24 Settembre, ma nel frattempo è già disponibile su tutti i digital store, l’ultimo singolo di Ruggero Ricci, Cantautore ma anche docente di canto moderno che possiede una passione per la musica sin dall’infanzia. Risale a 5 anni fa il suo album d’suo album d’esordio dal titolo “Contrasti” costituito da 11 brani inediti propri, prodotto e distribuito da PMS Studio; mentre è di quest’anno, la pubblicazione del suo secondo album intitolato "La Forma delle Nuvole" costituito da 16 inediti, prodotto e distribuito dalla stessa etichetta. E dal 16 Settembre, assieme ai due album di Ruggero, potrete trovare anche il nuovo singolo “ACQUA PASSATA”, un brano in cui la voce di Ruggero è così delicata che sembra avvolgere tratto per tratto, tutto l’andamento del brano; nella strofa un sussurro, che sembra raccogliere l’impeto nell’inciso, ma senza mai sfatare la sensazione di un abbraccio sonoro.

 

Un brano che se non sorprende al primo ascolto, con il secondo già è capace di addentrarsi negli angoli più remoti dell’anima, addossandosi alle pareti di contrasti interiori e facendoli riemergere, purificandoli. “Ho nelle mie tasche un aquilone, lui vola leggero, mi chiama per nome. Ho nelle mie scarpe sabbia e rimpianti, cammina cammina, fai presto a tornare.”

 

La consapevolezza di portarsi appresso un peso, la sabbia che calpestiamo durante l’estate, senza renderci conto di dove andiamo perché guardiamo in alto, puntiamo sempre in alto verso quell’aquilone che osserviamo sfidare le nuvole e che vorremmo raggiungere, senza capire che proprio in quelle nuvole, accanto ai rimpianti, ritroveremo ancora quell’estate ormai finita.

Per ogni situazione vissuta, ci sta dicendo Ruggero, ci sarà sempre un motivo per sognare, per guardare il lato positivo delle cose, assieme ai colori di quell’aquilone che ravvivano i momenti più buii, in cui la sabbia scotta o ci impedisce di proseguire il nostro cammino, in cui le lacrime lasciate andare per i rimpianti ci impediscono di distinguere ciò che abbiamo davanti ai nostri occhi.

La traccia inizia con un ritmo crescente, da cui risulta impossibile non percepire l’enrusiamo e il raccoglimento di una strumentazione in cui ogni parola è legata ad un’immagine, dando al significato del testo la possibilità di coglierlo nella sua essenzialità ma anche in tutti quei sottopassaggi che lo rendono unico e piacevole. Il contrasto tra la voce delicata di Ruggero e l’imponenza in alcuni passaggi musicali, affida al brano quel risvolto così magnetico che, alla fine della traccia, si è convinti di essersi lasciati sfuggire qualcosa. Conviene riavvolgere il nastro e far ripartire quell’ACQUA che anche se PASSATA, è pronta di nuovo a scorrere e a travolgere ogni respiro sonoro che Ruggero sta emettendo verso di noi.

 

 

Sonia Bellin