live report
Daniele Silvestri Roma, CSOA Forte Prenestino
Concerto del 16/11/2024
Concerto ideologico. Questa era la dicitura che accompagnava i manifesti che, attaccati sui muri di Roma, annunciavano il concerto del cantastorie recidivo per eccellenza, Daniele Silvestri, allo storico centro sociale Forte Prenestino.
In effetti rispetto al tour con cui il cantautore ha festeggiato i trent’anni di carriera le storie della scaletta sono più politiche è meno personali, anche se, come si diceva una volta, il personale è politico. Non mancano ovviamente momenti più gioiosamente pop e ballerini come Salirò e La paranza.
L'uomo col megafono non è solo una splendida canzone ma sembra anche incarnare l’ostinazione con cui Silvestri e la sua affiatatissima band procedono nel loro percorso artistico, politico e umano. Gianluca Misiti (tastiere), José Ramon Caraballo (percussioni e tromba), Duilio Galioto (tastiere), Piero Monterisi (batteria), Marco Santoro (fagotto, tromba, cori), Gabriele Lazzarotti (basso) e Daniele Fiaschi (chitarra) formano un ensemble armonico e coeso. Se Le strade di Francia e La mia casa ci delineano la bellezza di un mondo senza frontiere, While the Children Play e Le Navi ci ricordano che è un lusso ancora non alla portata di tutti. E che chi ne beneficia sembra negarlo agli altri, basta vedere le recenti tornate elettorali in tutto il mondo. C’è la consapevolezza della lotta di Desaparecido e la drammatica attualità de L'appello, perché la Mafia è sempre viva e lotta contro di noi, anche quando “ama le armi ma non le usa” come canta Silvestri nella splendida Il mio nemico.
In occasione del centenario della nascita di Remo Remotti, sale sul palco anche il Piotta, legatissimo al Forte, per duettare con Daniele sulle note di Me ne andavo da quella Roma... (Mamma Roma Addio Reloaded).
A bocca chiusa è il momento per ricordare Renato Vicini, ovviamente, ma anche la straordinaria saldatura tra il brano e il messaggio di C’è ancora domani di Paola Cortellesi.
Ma soprattutto nei bis, dopo una sempiterna Testardo, torna sul palco un brano che era sparito da tanto dai concerti di Silvestri. Un brano che è una promessa, come disse nel 2020.
Cohiba è tornata in tutto il suo splendore, per ricordarci di una “voce chiara ed Argentina” che forse un mondo più giusto è ancora possibile.
Grazie Daniele, grazie Gianluca, José Ramon, Duilio, Piero, Gabriele e Daniele Fiaschi e a tutta la squadra invisibile ma essenziale che ha permesso tutto questo.