Is this it<small></small>
Rock Internazionale

The Strokes Is this it

2001 - RCA

11/03/2002 di Claudio Mariani

#The Strokes#Rock Internazionale

Strokesmania! Questo è il biglietto da visita con cui il mondo anglosassone ci ha presentato il quintetto da New York . Come potevamo accoglierlo noi? Sicuramente con diffidenza, visto che di manie ne abbiamo piene le scatole (mentre di fobie abbiam piena la testa), roba da adolescenti, non certo da esperti musicali! Premesso questo analizziamo la loro musica senza tener conto di tutta la pubblicità e del clamore che li accompagna: prevenuti procediamo al primo ascolto e, sorpresa, già da quello rimaniamo positivamente impressionati. Facciamo girare ancora il cd nel lettore, ripetutamente, senza stancarci. Ma come, vuoi vedere che ci troviamo di fronte veramente un buon cd? Nel ventunesimo secolo appena iniziato? Eppure sembra proprio così: i giochi partono calmi, con una gradevole e ipnotica Is this it, poi si inizia a viaggiare con The modern age, trascinante, con una voce coinvolgente quanto simile a quella di Lou Reed (ecco, lo sapevo, volevamo evitare paragoni…), voce che si integra con i suoni tipicamente newyorkesi di Soma. E’ con la quarta canzone che si ha il gran salto di qualità del disco, Barely Legal ci distrae e ci fa concentrare nello stesso momento e già ci fa capire che diverrà per noi un classico. Si sale con la canzone successiva, Someday, la Lush for life del 2000, e questo basta, la canzone migliore del CD, se proprio bisogna sceglierne una. Dopo una orecchiabile Alone together troviamo l’ascoltatissimo singolo che, nonostante questo, resta una grande canzone: Last Nite. Quando già ci sentiamo ampiamente appagati ecco che i cinque musicisti statunitensi ci regalano altri due gioiellini: la godibilissima Hard to explain e New York city cops, in assoluto l’episodio piu’ rock dell’album. Alla fine rimane l’energico e pregevole epilogo di Take it or leave it, finalmente un disco dall’inizio alla fine. Che dire, dunque, di questi Strokes? Il disco d’esordio e’ un gran bel disco, per la sua semplicità assoluta, per la voce trascinante, per le musiche che sembrano tutte le stesse, per i suoni ripetuti. Il tutto sembra già sentito, ma mai così tutto assieme e fatto cosi’ bene; i paragoni con Iggy Pop, Stooges, Reed e con la scena newyorkese così anni settanta effettivamente calza, ma noi preferiamo non guardare a quello e pensare a come sia questo disco oggi e che rimarrà sicuramente negli anni a venire. Speriamo solo che gli Strokes non vengano presi a pretesto per rilanciare una scena che in effetti non esiste, questo sarebbe davvero un gran peccato, anche se temiamo che ciò sarà inevitabile. Comunque una delle poche ultime uscite da avere fissa nel proprio stereo, di una semplicità disarmante, il classico CD che fa dire a tutti noi musicisti: “avrei potuto scriverlo e suonarlo io!”… ma non l’abbiamo fatto e, sicuramente, non ci saremmo riusciti. Strokesmania? Oh yeah!

Track List

  • |Is this it
  • |The modern age
  • |Soma
  • |Barely legal
  • |Someday
  • |Alone, together
  • |Last nite
  • |Hard to explain
  • |New York City cops
  • |Trying your luck
  • |Take it or leave it

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