Paul Handyside Loveless Town
2021 - Malady Music
Ed è stata una scelta felice dal punto di vista del songwriting come dimostra questo nuovissimo album, pubblicato ieri. Sempre in bilico tra tra Folk di matrice albionica, ascoltare la splendida Hartley Pit Catastrophy, uno dei pezzi più belli di questo Loveless Town, e quel sound che corre su sentieri paralleli ai confini tra Americana e cantautorato di ottimo livello come nella title track, ballata sontuosa che apre il disco, ad avviso di chi scrive il pezzo più bello di tutto l'album, con una lap steel che è presenza graditissima nella struttura della song. Canzoni "aperte" con un mood rivolto a dare una propria visione di temi come amore, vedasi la delicata Only You, le speranze come in New Frontier, protesta e scetticismo che si palesano in Lord Show Yourself o Not In My Name il cui andamento Country conferisce alla canzone un nota decisamente piacevole nonostante il testo.
Il resto lo fanno, egregiamente direi, canzoni come Lonesome Touch, riflessione su scelte di vita, la lap steel che torna nell'intensa e delicata Deepest Love. Don't Let Your Heart ha il sapore piacevole del già sentito, nulla di trascendentale, anzi forse il pezzo più "normale" di questo album, nonostante un'anima "soul". Someone Like You mette la parola fine ad questo disco che conferma ancora una volta come Handyside sia personaggio che meriterebbe un pubblico più vasto. Sarebbe bello, adesso che sembra palesarsi uno spiraglio di normalità in fondo al buio che ha caratterizzato questi ultimi lunghissimi mesi, poterlo vedere on stage dalle nostre parti.
Nota di merito per i musicisti che affiancano Paul in questo Loveless Town, ovvero Dave Porthouse, già insieme ad Handyside fin dai tempi degli Hurrah!, al contrabbasso e da Rob Tickell, che ha anche prodotto l'album, alla chitarra e al dobro. Bello e raffinato il packaging del CD, che comprende i testi di tutte le canzoni.
Più che una sopresa parlerei di una bella conferma.