Patrizia Laquidara Funambola
2007 - Ponderosa
Con queste tredici nuove canzoni Patrizia non delude: la sua predisposizione per le atmosfere soffuse, in cui la sua voce si adagia alla perfezione sulle note morbide del piano rimane intatta in brani come “Va dove il mondo va”; la predilizione per certe atmosfere latine, brasiliane in particolare (“Noite Luar”), trova nuova linfa, nuove credibili testimonianze; ovviamente non si è nemmeno spenta l’attitudine per la canzone melodica, quella che “rimane in bocca” come dimostrano “Nuove confusioni” e “L’equilibrio è un miracolo”, raffinatissimo esempio di soft pop.
E non mancano acuti di spessore, canzoni come la splendida “Personaggio” tratta da un brano di Arto Lindsay tradotto in italiano e adattato da Luca Gemma e della stessa Laquidara.
Quel che non funziona del tutto sono invece i nuovi arrangiamenti, frutto di una produzione americana a tratti fin troppo carica. “Pioggia senza zucchero” apre infatti questo disco con un suono che non convince e nemmeno la successiva “Se qualcuno” riesce ad alzare il tiro, anzi le perplessità aumentano con una canzone che rimane incompiuta, prigioniera del limbo sonoro di cui si è vestita. Poi, pian piano, il disco si riprende, diventa sempre più personale e le buone canzoni, “Chiaro e gelido mattino” scritta con Pacifico è una di queste, emergono leggere ascolto dopo ascolto.
Patrizia Laquidara rimane una delle voci più interessanti emerse nell’ultimo lustro. Questo disco conferma le ottime intenzioni del suo esordio ma ancora non trova l’affondo che forse tutti ci aspettavamo. Ciò non toglie una virgola al suo gusto musicale, alle sue qualità vocali, a una rotondità nell’uso degli strumenti che solo, come detto, alcuni arrangiamenti non sempre indovinati, hanno qua e là intaccato.
Per ora continuiamo a seguirla con affetto, soprattutto dal vivo. Magari nella splendida cornice di Villa Arconati a Bollate (Mi) il prossimo 11 luglio.