live report
Patrizia Laquidara Lugano / LAC Agorà
Concerto del 07/08/2020
E l'artista è perfetta per interpretare una simile contaminazione: quella Patrizia Laquidara, che intitolò proprio Indirizzo portoghese il suo album di esordio, nell'ormai lontano 2003. Ma il passare del tempo fa solo bene alle opere di qualità, e alle artiste valide e sensibili come Laquidara, che negli anni ha raggiunto una maturità e un'espressività vocale davvero eccellenti. Che abbia lungamente preparato il concerto è evidente dalla cura con cui sono stati scelti i brani, e dalla comunicativa con cui Laquidara li introduce; di grande effetto, ad esempio, è la citazione di Fernando Pessoa, che nel 1934 scriveva: "Distesa da Oriente a Occidente l’Europa giace appoggiata sui gomiti. Romantici capelli le incorniciano gli occhi greci. Il gomito sinistro è ripiegato, e si chiama Italia, quello destro, disposto ad angolo, ha nome Inghilterra, e la sua mano regge il volto che con sguardo sfingeo fissa l’Occidente. Il volto con cui guarda è il Portogallo".
Il set proposto nel contesto dell'evento è quindi semplicemente perfetto: adatto per una serata estiva, all'aperto, ma anche per un pubblico concentrato e attento, che si aspetta una performance di tipo teatrale. Laquidara, accompagnata da Daniele Santimone alle chitarre e da Davide Repele al basso, entrambi anche ottimi coristi, dimostra una padronanza di corpo e voce che coinvolge totalmente, e inanella una sequenza di brani appartenenti al repertorio proprio e altrui, rendendo omaggio con trasporto totale a grandi della musica portoghese e lusamericana (commovente Sonhos, dell'indimenticabile Aroldo Alves Sobrinho, conosciuto come Peninha), ma anche ad autori italiani, come Carlo Fava, di cui esegue una versione intensa di Un discorso in generale.
Non mancano momenti in cui la potenza espressiva della voce raggiunge vette altissime, come nel caso di La sulfarara, un canto tradizionale di minatori siculi, una sorta di ritorno dell'artista alla sua terra di origine. Ma è nella continuità fra composizioni storiche di Buarque (magnifica la versione di Roda viva), Veloso o Miranda, e quelle originali di Laquidara che si trova la cifra convincente della serata; una testimonianza del fatto che la cantautrice persegue da decenni l'obiettivo di musica di qualità, rispettosa delle lezioni dei maestri, ma anche personale e proposta con un'interpretazione appassionata e appassionante.
Foto di Edmondo Canonico
SETLIST
Kanzi
Roda viva
Cajuina
Tonada de luna llena
Oppure no
Pesci muti
Apocalipsy
Pleasure
Un discorso in generale
Acciaio
Sonhos
Scambio
Rose
Mielato
La sulfarara
Que je t'aime
Indirizzo portoghese
Personaggio
Bis:
Disseram que eu voltei americanizada
L'equilibrio è un miracolo