Cultura generale<small></small>
Italiana • Alternative

Ministri Cultura generale

2015 - Warner

25/09/2015 di Manuel Maniaci

#Ministri#Italiana#Alternative

Per raccontare Cultura generale si potrebbe partire da tanti punti di vista ma ci sono tre aspetti principali che caratterizzano il quinto album dei Ministri: un luogo, una persona e un modo di fare musica. Tutti e tre gli aspetti sono inoltre legati tra loro e si influenzano a vicenda.

Il luogo è Berlino, più precisamente il complesso di edifici della Funkhaus Nalepastraße. Dal 1956 al 1990 sede della Rundfunk der DDR, la radio pubblica della Repubblica Democratica Tedesca, la Funkhaus nel corso degli anni è stata meta di artisti provenienti da tutto il mondo, che hanno scelto gli studi di registrazione al suo interno per la qualità del suono e i reverberi ottimali.

La persona è Gordon Raphael, già produttore di gente del calibro di Regina Spektor e The Strokes, scelto e voluto dalla band milanese per dare all’album le sonorità crude e senza macchinazioni tipiche del produttore statunitense.

Il modo di suonare e registrare l’album è figlio del luogo e della persona: registrazioni in presa diretta, con difetti, reverberi, microfoni spostati un po’ a caso, pochissimi ritocchi in fase di mastering.

Insomma, niente trucchi da studio, niente raggiri, tutto il contrario di quello che cantano in Balla quello che c’è, quando chi non sapeva cantare/aveva mille pulsanti per riuscire a farsi ascoltare. I Ministri sembrano non averne bisogno e il risultato è un album che può suonare strano a chi non è abituato a questo modo di intendere la musica, apparendo a tratti anche fatto male, più vicino a una demo che a un album, ma che è invece un ritorno all’essenziale. Come scrivono loro stessi, lavorando così, ti ricordi che sei quello che sei sempre stato, una rock band in Italia, qualcosa che non si sa dove mettere.

Oltre a questo ritorno al suono nudo e crudo, è facilmente riscontrabile una riorganizzazione degli equilibri tra potenza sonora e melodia, con la seconda che assume un ruolo di maggiore importanza. Più cantato e meno grida, anche se la voce di Davide “Divi” Autelitano è sempre graffiante e pungente, capace di dare il meglio di sé sia quando si esprime in modo pulito, sia quando esplode improvvisa dando un senso più elevato al testo, come accade nella bellissima Io sono fatto di neve, forse il miglior pezzo dell’album. I Ministri continuano così sulla falsa riga degli album precedenti, alternando tracce soft (Estate povera), riff d’impatto (Macchine sportive) e vere e proprie bombe ritmiche (Idioti).

Stessa linea dei lavori precedenti seguono anche i testi, tutti scritti da un Federico Dragona capace di mescolare presente e passato, visione interiore e rapporto con il mondo, vita privata ed esistenza collettiva. È un mondo fatto di distanze e confini, incertezza individuale e inutilità pubblica, di poeti senza voce, di amori che hanno sempre un aspetto negativo ma che sono l’ultima ancora di salvezza in un mare di nulla. Non si pensi però che Dragona vada a ingrossare le file dei disfattisti senza scopo, come si può ben intendere da Idioti, il nuovo singolo in cui si scagliano contro i tifosi della fine che vogliono vivere male. Infatti, oltre la critica sociale e il pessimismo disilluso, ogni tanto si intravede anche qualche piccolo bagliore di ottimismo: ci sono nuove colonne laggiù alla fine del mare/ci sono spiagge dovunque da cui ricominciare.

Cultura generale è un disco estremamente attuale, che va’ contro le logiche del perfezionismo da mainstream, contro la critica a tutto e tutti tranne che a sé stessi, un disco che farà storcere il naso a chi lo definirà troppo morbido ma che farà apprezzare ancora di più il lavoro dei migliori Ministri che abbiamo in Italia a chi ne capirà il senso più profondo e concreto.

Track List

  • Cronometrare la polvere
  • Balla quello che c`è
  • Estate povera
  • Le porte
  • Macchine sportive
  • Io sono fatto di neve
  • Idioti
  • Lei non deve stare male mai
  • Il giorno che riprovo a prendermi
  • Vivere da signori
  • Cultura generale
  • Sabotaggi

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