Lorenzo Bertocchini Live at the sidewalk cafè
2007 - Pirate Series
Nell’epoca di internet e della posta elettronica non va più di moda spedire cartoline, ma Lorenzo Bertocchini ne ha scritta una dagli States a ricordo di un’esperienza autentica.
Registrato al Sidewalk Cafè di New York il 6/12/06, questo live è la prova di un solo tour che ha portato il songwriter di Varese a suonare spalla a spalla con vari “american friends”, tra cui anche Bruce Springsteen.
Sul palco di questo locale dell’East Village Bertocchini si propone con sicurezza invitando ospiti non altisonanti che però fanno la loro parte come Ruth Gerson e Marco “Crazy legs” Tarminio. Le presenze di rilievo si materializzano comunque nelle cover: da John Prine a Dylan, da Elliott Murphy a Dave Alvin per finire con Will T. Massey, Bertocchini riesce a mantenere intatto lo spirito della canzone americana grazie anche ad un inglese che non soffre di problemi di pronuncia.
Chitarra acustica ed armonica, ma soprattutto buoni pezzi, Lorenzo conquista il pubblico con sincerità senza cercare di “fare l’americano” (“I come form Varese, Italy … anybody been to Varese?”). Spicca da alcune sue ballate il gusto per un’epica romantica ed anche un senso dell’ironia che conferma quanto questo ragazzo abbia ben appreso i “trucchi” del songwriter: ne è prova “All I want for my birthday”, una “Tennessee tarantella” che diverte i presenti parlando di una cotta per un’attrice indiana.
Il set è breve, ma intenso e ci sono anche un paio di bis prima dei quali viene invitato il pubblico a non lesinare le mance (“this is how the musicians get paid …”).
Chiude una “I tried to be true” di Will T. Massey che suona come una dichiarazione di onestà rivolta a quanti in ascolto.
“Live at the Sidewalk Cafè” non è il nuovo disco di Lorenzo Bertocchini. È solo una cartolina da uno dei suoi viaggi, ma nel giro di pochi minuti (48, che passano alla svelta e in buona compagnia) vi trovate le sue migliori intenzioni ed emozioni.
Registrato al Sidewalk Cafè di New York il 6/12/06, questo live è la prova di un solo tour che ha portato il songwriter di Varese a suonare spalla a spalla con vari “american friends”, tra cui anche Bruce Springsteen.
Sul palco di questo locale dell’East Village Bertocchini si propone con sicurezza invitando ospiti non altisonanti che però fanno la loro parte come Ruth Gerson e Marco “Crazy legs” Tarminio. Le presenze di rilievo si materializzano comunque nelle cover: da John Prine a Dylan, da Elliott Murphy a Dave Alvin per finire con Will T. Massey, Bertocchini riesce a mantenere intatto lo spirito della canzone americana grazie anche ad un inglese che non soffre di problemi di pronuncia.
Chitarra acustica ed armonica, ma soprattutto buoni pezzi, Lorenzo conquista il pubblico con sincerità senza cercare di “fare l’americano” (“I come form Varese, Italy … anybody been to Varese?”). Spicca da alcune sue ballate il gusto per un’epica romantica ed anche un senso dell’ironia che conferma quanto questo ragazzo abbia ben appreso i “trucchi” del songwriter: ne è prova “All I want for my birthday”, una “Tennessee tarantella” che diverte i presenti parlando di una cotta per un’attrice indiana.
Il set è breve, ma intenso e ci sono anche un paio di bis prima dei quali viene invitato il pubblico a non lesinare le mance (“this is how the musicians get paid …”).
Chiude una “I tried to be true” di Will T. Massey che suona come una dichiarazione di onestà rivolta a quanti in ascolto.
“Live at the Sidewalk Cafè” non è il nuovo disco di Lorenzo Bertocchini. È solo una cartolina da uno dei suoi viaggi, ma nel giro di pochi minuti (48, che passano alla svelta e in buona compagnia) vi trovate le sue migliori intenzioni ed emozioni.
