More Lovely and More Temperate<small></small>
Emergenti • Alternative • punk, surf-punk, glam rock, AOR, shoegaze, rock

Johann Sebastian Punk More Lovely and More Temperate

2014 - S.R.I. Productions/Music Market/ IRMA Records / Audioglobe / Digitalea

29/09/2014 di Francesco Malta

#Johann Sebastian Punk#Emergenti#Alternative #Punk #Rock

Sempre odiate le categorizzazioni. Dover per forza inserire una band in un determinato genere mi è sempre sembrato limitativo. È pur vero che alcuni artisti si infilano a forza in una categoria e non li tiri fuori da lì neanche con la forza. Massimiliano Raffa, mente di Johann Sebastian Punk, la pensa esattamente come me. Fa di tutto per non essere inquadrato in una categoria. Anzi, fa di tutto per prendere in giro ogni tipo di etichetta che gli si possa affibbiare. E lo fa con una musica e uno stile del tutto personale, che guarda al passato, ma non lo copia, anzi lo utilizza come punto di partenza per un progetto ben più ampio.

More Lovely and More Temperate è preso da un sonetto di Shakespeare, sonetto che parla di tempo e arte e di come queste due cose possano conferire immortalità alla bellezza. E Johann Sebastian Punk va a celebrare la morte di quest'arte con un disco a tratti teatrale e a tratti decadente, a volte cantato e a volte recitato. Ci sono i lustrini del Glam anni '70, che vengono però fatti a pezzi e portati in tutt'altra direzione.

Si parte con Vernal Equinox, che sembra essere una ballata da cantautore navigato ma che finisce per diventare un pezzo elettro-pop. E che dire di Jesus Crust Baked che sembra portarci nella Londra Glam degli anni '70 con il suo recitato che ricorda sinistramente brani del Rocky Horror Picture Show e ti piazza al centro il ritornello di Girls Just Wanna Have Fun di Cindy Lauper. Barber Shop è un gran pezzo decadente e a tratti pomposo, per diventare nel finale una magnifica rincorsa Prog che ricorda molto gli Yes.

L'obiettivo è chiaro e lampante. Si vuole stupire l'ascoltatore in ogni singolo momento del disco, e la cosa riesce benissimo. Ogni pezzo ti lascia dentro qualcosa che non sai spiegare, anche perché è spesso difficile capire per certo cosa si sta ascoltando. Un disco barocco e decadente, come già detto, che però lascia nel finale aperta la porta a qualcosa di diverso, con un finale ( Enter) aperto e solare come nessun altro brano del disco.

Se si vogliono trovare dei difetti a questo More Lovely and More Temperate è l'autoproduzione a cui la discografia italiana ha costretto Johann Sebastian Punk. Un lavoro del genere se pubblicato in qualsiasi altro paese del mondo avrebbe fatto gridare al capolavoro e sarebbe stato spinto a dovere. Nel nostro paese non sta riscuotendo il successo dovuto. Perché di lavori del genere negli ultimi anni, se ne sono sentiti pochi.

Track List

  • Exit
  • Vernal Equinox
  • Jesus Crust Baked
  • Yes, I Miss The Ramones
  • Barber`s Shops
  • Intermezzo
  • The Well-Shorn Moufflon Paradox
  • White
  • Rainy Spell
  • Strontium
  • Enter

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