Jama Trio Out of this world
2016 - Autoprodotto / Rivertale Productions
Come On! ha una sfericità degna del miglior pop britannico. Daydream diventa il viatico tra le due sponde dell’Oceano, assieme alla voce di Elisabetta Abisso ed alla tromba di Massimo Marcer.
…And The Sailor Goes To Sea accoglie il vascello approdato dal Vecchio Continente e come brezza leggera lo spinge controcorrente.
Jeremiah è il segnale per salire a cavallo e salutare l’Europa definitivamente. L’armonica di Davide Speranza scalda il cuore e fa indossare il cappello da cow boy anche ai più renitenti.
Slide Tongue ha un suono più concentrato e compatto in cui si percepiscono comunque tutte le sfumature dell’armonica di Federico Pellegrini. Un concentrato che però esplode nella maestosa suite finale, in equilibrio tra studio ed improvvisazione libera. Hey Now inizia in modo sommesso e malinconico poi sale come una preghiera assoluta. La voce di Elisabetta Abisso nel finale chiude in modo dolce ed arioso. No Regrets è più essenziale, quasi un cullare le chitarre dopo averle portate così in alto prima. Out of This World parte con un cantato gioioso.
Ed è proprio la gioia di suonare, la consapevolezza di fare una delle cose più belle del mondo, la cifra stilistica del lavoro. La title – track chiude il disco richiamando ogni perla che lo ha impreziosito. Alla calda voce di Jama si alternano e a tratti sovrappongono non solo le trombe ma anche flicorni di Marcer.
Out of This World fa proseguire i Jama Trio nel loro percorso di crescita, tra sonorità americane ed ottima tecnica. E come morbido collante c’è la voce di Jama. Tant’è che il risultato è molto personale, un suono inebriante come un mazzo di fiori per la ricchezza di spunti ma che non sa di copiato.
A questo punto viene solo una gran voglia di sentirli dal vivo.