Fontaines D.C. Romance
2024 - XL Recordings
#Fontaines D.C.#Rock Internazionale#Punk #Fontaines D.C. #Grian Chatten #Dublino
I grandi del passato, i mostri del rock, del glam hanno insegnato come rendere fresca, più appetibile l’immagine di una band o di un artista, svoltando, stravolgendo il look, il modo di porsi verso il music business, facendolo in maniera costruita e premeditata, altrimenti pura e genuina.
Da lì prendono spunto i ragazzacci di Dublino, ora londinesi da contratto, che, dopo anni trascorsi senza curare troppo la figura, la forma in favore della sostanza, scatenano le proprie tendenze, le proprie fantasie mostrandosi totalmente rivoluzionati nell’abbigliamento, nella presenza scenica, proprio all’apice, nel momento più fortunato della loro giovane carriera, nelle settimane che anticipano l’uscita del quarto loro lavoro, Romance.
Parliamo ovviamente dei Fontaines D.C., la band di Grian Chatten, che, dopo aver esordito con Dogrel nel 2019 cavalcando il post-punk e ripetendo l’ottima confezione, migliorandone i contenuti, ampliandoli nel secondo A Hero’s Death (2020) ha toccato vette di perfezione con il capolavoro che racconta tutte le sue influenze, le capacità compositive nell’ultimo prima di Romance, Skinty Fia (2022).
Parlando di cambi, novità importanti, Romance segna l’esordio con l’etichetta XL Recordings, un album che mostra scelte stilistiche nuove, differenti dalle precedenti. Undici tracce che mescolano tutte le certezze riguardo i Fontaines D.C., che confermano l’ecletticità creativa degli irlandesi, la sicurezza nel crearsi nuove prospettive senza abbassare il livello qualitativo della proposta.
Shoegaze, hip-hop, trip-hop, jangle pop, alternative e altro ancora in Romance, un'avvincente sequenza di canzoni, una sorprendente e audace reinvenzione di loro stessi che trae ispirazione anche dall’elettronica dark-wave a partire dal singolo di lancio, Starburster, seguito negli antipasti da Favourite, secondo assaggio di tutt’altro gusto e brano di chiusura del disco. Terzo estratto manifestato nell’inquietudine di Here’s The Thing. Il brano più coinvolgente, trionfante del lotto invece, Desire.
Chatten cinque anni fa, con sarcasmo e un certo cinismo, narrava di un vissuto in sordina, un'infanzia piccola piccola, e allo stesso tempo rivendicava l’ambizione, la brama d’esser grande in futuro; Romance ci consegna una band “grande”, matura e certa dei propri mezzi, oggi, la più grande espressione del mondo alternativo britannico odierno.
Da lì prendono spunto i ragazzacci di Dublino, ora londinesi da contratto, che, dopo anni trascorsi senza curare troppo la figura, la forma in favore della sostanza, scatenano le proprie tendenze, le proprie fantasie mostrandosi totalmente rivoluzionati nell’abbigliamento, nella presenza scenica, proprio all’apice, nel momento più fortunato della loro giovane carriera, nelle settimane che anticipano l’uscita del quarto loro lavoro, Romance.
Parliamo ovviamente dei Fontaines D.C., la band di Grian Chatten, che, dopo aver esordito con Dogrel nel 2019 cavalcando il post-punk e ripetendo l’ottima confezione, migliorandone i contenuti, ampliandoli nel secondo A Hero’s Death (2020) ha toccato vette di perfezione con il capolavoro che racconta tutte le sue influenze, le capacità compositive nell’ultimo prima di Romance, Skinty Fia (2022).
Parlando di cambi, novità importanti, Romance segna l’esordio con l’etichetta XL Recordings, un album che mostra scelte stilistiche nuove, differenti dalle precedenti. Undici tracce che mescolano tutte le certezze riguardo i Fontaines D.C., che confermano l’ecletticità creativa degli irlandesi, la sicurezza nel crearsi nuove prospettive senza abbassare il livello qualitativo della proposta.
Shoegaze, hip-hop, trip-hop, jangle pop, alternative e altro ancora in Romance, un'avvincente sequenza di canzoni, una sorprendente e audace reinvenzione di loro stessi che trae ispirazione anche dall’elettronica dark-wave a partire dal singolo di lancio, Starburster, seguito negli antipasti da Favourite, secondo assaggio di tutt’altro gusto e brano di chiusura del disco. Terzo estratto manifestato nell’inquietudine di Here’s The Thing. Il brano più coinvolgente, trionfante del lotto invece, Desire.
Chatten cinque anni fa, con sarcasmo e un certo cinismo, narrava di un vissuto in sordina, un'infanzia piccola piccola, e allo stesso tempo rivendicava l’ambizione, la brama d’esser grande in futuro; Romance ci consegna una band “grande”, matura e certa dei propri mezzi, oggi, la più grande espressione del mondo alternativo britannico odierno.
