Infanti<small></small>
Italiana • Alternative • songwriter

Fabrizio Tavernelli Infanti

2018 - Lo Scafandro

05/04/2019 di Arianna Marsico

#Fabrizio Tavernelli#Italiana#Alternative

Infanti, ultimo lavoro dell’emiliano Fabrizio Tavernelli (già membro degli AFA), a dispetto dell’etimologia del nome, è un disco che parla tantissimo. E parla di un qualcosa di molto attuale,  di quel dolore dell’infanzia negata dalle guerre (e viene un nodo alla gola a pensare ai corpicini restituiti dal Mediterraneo), come racconta lo stesso autore : “Bambini a cui si ruba il futuro, a cui non verrà mai pagato nessun riscatto. Persino i furti delle donazioni destinati alle loro cure sono il segno dell'abuso del loro corpo, del loro essere indifesi.” Ma non si parla solo di loro: “Infine noi, nel nostro quotidiano, dove i figli diventano l'ultimo status symbol da mostrare in pegno alla società o il campo minato che ci lasciamo dietro quando noi adulti abbandoniamo le nostre postazioni di guerra”.

Il suono di Infanti è molto eterogeneo, come disparate sono le situazioni che possono intrappolare l’infanzia. C’è il cantautorato chitarristico del singolo Figlia di guerra (“Figlia ti lascio poca speranza di non incontrare la guerra”), impreziosito dagli archi di Osvaldo Loi. C’è la cover di Tutto quello che ho da dire di Claudio Rocchi che diventa una fragile e delicata scaletta verso la speranza.

Messa in minore dietro la sacralità si fa raggelante: “Il Bambin Gesù violentato in un attimo, in un attico”.
Lì per lì si pensa alla pedofilia, ma poi ecco che la mente torna alla cronaca, all’attico per una nota Eminenza ristrutturato distraendo fondi dalla Fondazione Bambin Gesù.

 Alchimia ha un ritmo ipnotico, mentre Cadaveri squisiti trasmette inquietudine sin dal titolo. Sembra di stare in un western dark, con una palpabile tensione tra le diverse strofe. “Perché sei la società che stritola davvero” è un verso che non lascia indifferenti. Si chiude con la title – track Infanti, venata di antico e solenne.

Il disco richiede più ascolti data la sua densità tematica e le costruzioni sonore, per poi insinuarsi dentro di voi e non andarsene più.

Track List

  • Rinascere
  • Ipocrisia così sia
  • Figlia di guerra
  • Illuminami gli occhi
  • L`incompiuta di Brendola
  • 4 atti
  • Finchè son piccoli
  • Tutto quello che ho da dire
  • Messa in minore
  • Alchimia
  • Cadaveri squisiti
  • Esperimento di regressione
  • Infanti

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