Nelle tracce si alternano la fine di un amore, la fine di una vita, la fine dell’onestà, ma la voglia di “fare rumore”, cioè di esserci in questa vita che descrive come meravigliosa, e la descrive con la voce chiara, potente, abbracciando il testo, permettendoci di non perdere mai l’attenzione dalle parole; l’interpretazione è “alla Diodato” e, per chi lo segue da prima del successo sanremese, è una conferma: capace, elegante, diretta, forte, capace di catturare l’ascoltatore e anche di donare forza. Ebbene Diodato diventa un simbolo: il simbolo della lealtà, di chi ci crede e ce la fa, con costanza, nutrendo e credendo nel proprio talento, certo che le capacità saranno riconosciute perché, oltre gli ostacoli e alle decisioni questa vita è “seducente e miracolosa”; il riconoscimento arriva a chi non ha scelto la strada più semplice e, finalmente, qualcuno rappresenta l’onestà, la purezza e è bello sapere che sarà proprio Diodato a rappresentare l’Italia alla prossima edizione Eurovision Song Contest 2020, sarà colui che ha dedicato la propria vittoria alla città di Taranto, sarà lui a rappresentare la bellezza del Paese, facendo rumore con essa. Per innumerevoli motivi Che vita meravigliosa arriva come un album onesto, Diodato racconta la realtà, lo fa da uomo, senza retorica né faciloneria, entrando nella quotidianità con l’intimità di Quello che mi manca di te, l’indifferenza e la “tuttologia” odierna in La lascio a voi questa domenica, la rassegnazione di Fino a farci scomparire e le accattivanti Non ti amo più e Ciao, ci vediamo, ritmata e immediata. Il cantauotore tarantino continua la produzione con Tommasi Colliva, vincitore di un Grammy coi Muse, e la collaborazione con Rodrigo D’Erasmo, apparso come direttore d’orchesta proprio nella kermesse ligure, che dopo tanti anni riporta in auge il brano che emoziona al primo ascolto e rimane al risveglio, creando l’attesa per l’esecuzione successiva.
In questa contemporaneità in cui tutto è veloce, di immediato consumo e altrettanto velocemente dimenticato Che vita meravigliosa potrebbe essere un album che continuerà a maturare, restando negli anni, perché in grado di unire una scrittura avvincente, profonda con una musica sapiente, riconoscendo a Diodato la maturità di un pop d'autore, da troppo tempo dimenticato.