Angela Baraldi 3021
2025 - Serraglio Edizioni Musicali, Distribuzione Sony Music Entertainment Italy SpA
Dalla voce di Angela Baraldi traspare una luminosità che la porta anni luce lontana dall’ombrosa Giorgia Cantini di Quo vadis baby?. Ne è un esempio Cosmonauti, racconto di un viaggio nello spazio con un caro amico che la esorta a “non avere paura”. Un viaggio che diventa una ricerca di coraggio e felicità, non solo di una dimensione oltre quella terrestre.
L’autrice, parlando del disco, ha detto “è il contrario di un concept album. Ho immaginato il suono delle sfere, dei pianeti e dello spazio profondo e abbiamo provato a riprodurlo usando chitarre, basso, batteria e qualche synth. Ho voluto sperimentare la semplicità. A differenza dei suoni, nei testi, invece, ho cercato il terreno, l’umano, da contrapporre allo spazio profondo delle galassie. Il risultato sono otto canzoni, che non so se sono o non sono rock. Ho cercato di liberarmi dalle sovrastrutture e dalle aspettative”. Eppure 3021 è unificato dalla piena armonia tra ogni sua parte, da quell’anelito all’infinito, dalla ricerca della bellezza nelle nostre strade (Bellezza dov’è) come nelle vie astrali. In qualche modo l’Universo è il collante tra tutti i brani.
3021 sa essere etereo e allo stesso tempo profondamente ancorato alla contingenza (La preghiera della sera). Decisamente un ottimo ritorno da solista a otto anni di distanza da Tornano sempre (2017). Anni in cui comunque non sono mancate tante collaborazioni, come quelle con Massimo Zamboni, tra le quali è impossibile dimenticare Sonata a Kreuzberg (2018).
Perciò bentornata Angela, e a presto (sul palco)!