Diversions Vol.1 - The Songs Of Robert Wyatt And Antony & The Johnsons - Live From The Union Chapel, London<small></small>
Derive • Voci

The Unthanks Diversions Vol.1 - The Songs Of Robert Wyatt And Antony & The Johnsons - Live From The Union Chapel, London

2011 - RabbleRouser Music

19/06/2012 di Paolo Ronchetti

#The Unthanks#Derive#Voci

  A volte mi chiedo come avrei potuto vivere in questi ultimi tre anni senza di loro. Se e come la qualità della mia vita sarebbe cambiata senza le loro voci e la loro dolcezza. Sogno di vederle dal vivo e, se i progetti estivi con mia moglie saranno confermati, magari questa estate in Scozia le riuscirò a vedere… e se pensate che il mio giudizio sia parziale ebbene lo ammetto: “Lo E’”.

  Solo nell’ultimo anno ho sentito più di 350 album di tutti i generi e pochissimi possono stare sul livello di questo “Diversion Vol 1 The Song Of Robert Wyatt And Antony & The Johnsons” (e, ancor di più, del precedente Last del marzo 2011). Un omaggio, si spera il primo di una lunga serie, questa volta dedicato alla scrittura e all’opera di due poeti della musica e della parola. Due Artisti i cui brani sono indissolubilmente legati a particolari organizzazioni della materia sonora e, soprattutto, alle loro voci personali: Robert Wyatt e Antony.
 
  Registrato live nella bellissima Union Chapel di Londra l’8 e il 9 dicembre 2010, e uscito sul mercato il 28 novembre 2011, questo Diversion Vol 1 ci racconta di come la musica possa non avere confini; Di come un gruppo ”folk” possa rileggere la modernità; Di come il garbo delle voci di Rachel e Becky Unthanks abbia vinto la sfida di normalizzare, senza banalizzare, ciò che si credeva non normalizzabile.

  Come sappiamo “l’eccedente”, oserei dire “il mostruoso artistico”, se normalizzato tende a scomparire. Ebbene la straordinaria “eccedenza” di “grazia” che sta nelle voci e nei suoni “Unthanks” ci dimostra come non sempre ciò sia vero consegnandoci un album di pura poesia. Certo il risultato era prevedibile, visto anche lo splendido approccio ai brani di Tom Waits e King Crimson presenti nell’ultimo album in studio Last, ma assolutamente non scontato. 

  Si parte con Antony il cui secondo album I’m A Bird Now (2005) è riletto in metà del suo contenuto (con l’aggiunta di Paddy’s Gone tratto dal singolo You Are My Sister). L’iniziale Bird Gerhl fa subito scricchiolare le sicurezze. Dove il canto di Antony cesellava infinite variazioni, qui il canto si fa dolce e rallentato con piccole accentature di sapore popolare solo sul finale delle frasi. Siamo ancora alla ricerca di riferimenti con Man Is The Baby - con la parte centrale orchestrale sempre meno rassicurante - quando You Are My Sister e For Today I’m A Boy appaiono come folgorazioni. Le voci di Becky e Rachel si sovrappongono e raddoppiano facendo diventare i brani parte di una biografia personale. Spiraling subisce una bella metamorfosi chiarendo senza forzature la linea melodica dell’originale.

  Stay Tuned apre la parte dedicata a Wyatt con sapori alla Portishead e un’incredibile tensione subito stemperata da una Dondestand per tromba voci e piedi e mani battuti con coinvolgente allegria. La stessa allegria naturale che ci sorprende nell’attacco sbagliato di Lullaby For Hamza e che ridiventa, nella versione “giusta”, emozione allo stato puro. Lisp Service, così come Spiraling in precedenza, chiarisce meglio dell’originale la linea melodica mentre Free Will And Testament si arricchisce di dolcezza. Out Of Blue si trasforma da brano rumoristico, pieno di suoni strani e voci campionate, in un tesissimo brano dal sapore contemporaneo. Cuckoo Madame mantiene intatte le sue particolari atmosfere mentre la splendida Sea Song chiude il disco con una versione intensa e sognante.

  In definitiva un grande album che recupera parte di due grandi Song Book con solo apparente infantile innocenza e naturalezza ma in realtà con un fine gioco di cesello.

  Partendo da queste voci e questa idea interpretativa chi sogno omaggiati nelle prossime Diversion? Tanti, tantissimi... In ordine di piacere e sfida direi: David Sylvian Tom Waits, Radiohead, Bjork,  Portishead/Massive Attack, James Blake, Nick Drake, Beck, Arcade Fire, Sufjan Stevens, Elvis Costello, Eels, Dylan/Neil Young, Van Morrison… 

  E voi, chi vorreste omaggiare? 

Per Robert Wyatt i brani sono tratti da:
Dondestan (’91) Dondestan; Lisp Service;
Shleep (1997) Free Will And Testament;
Cuckooland (2003)  Lullaby For Hamza; Cuckoo Madame; Forest;
Comicopera (2007) Stay Tuned; Out Of Blue; 
Solo un brano è tratto dalla prima fase solista: la splendida Sea Song tratta da Rock Bottom (1974).

Track List

  • Bird Guhl
  • Man Is The Baby
  • You Are My Sister
  • For Today I Am A Boy
  • Paddy' Gone
  • Spiralling
  • Stay Tuned
  • Dondestan
  • Lullaby For Hamza
  • Lisp Service
  • Free Will And Testament
  • Out Of The Blue
  • Cuckoo Madame
  • Sea Song
  • Forest (excerpt)

Articoli Collegati

The Unthanks

Diversions Vol.5 - Live And Unaccompanied

Recensione di Paolo Ronchetti

The Unthanks

Mount the air

Recensione di Laura Bianchi

Recensione di Paolo Ronchetti