Are we there<small></small>
Rock Internazionale • Folk • indie rock

Sharon Van Etten Are we there

2014 - Jagjaguwar

22/05/2014 di Christian Panzano

#Sharon Van Etten#Rock Internazionale#Folk

La prima entratura di Are we there è che la quasi dozzina di tracce presentate da Sharon Van Etten discettano con più lucida euritmia di Tramp, suo lavoro precedente - forse un senso meno decorativo del lessico wave/country - tentando l'arma di un flavour espressionistico. Merito della mano di Stewart Lerman, produttore fra gli altri di Regina Spektor, David Byrne, Willie Nile e creatore di molteplici colonne sonore, questo rinnovato equilibrio sgamella affinchè le svisate eufoniche non indulgano su arie scure (Taking chances) dando spazio ad un lirismo di cristallo (Your love is killing me) che fa un buon uso della lucentezza (Break me) tra fraseggi dinamici e asinteti in interplay. Oggi saremmo in grado di semplificare questa vita con tratti a seppiatura continua e daltoniche cronistorie, in questo l'autoscatto in copertina aiuta a smentire poco.

Non ci allontaneremmo molto da questo destino se per convesso ci venisse data per scontata una scena d'appartenenza, data la sua newyorchesità quasi decennale, ma Sharon è del New Jersey, un'atlantista che fa veramente poca fatica a nascondere certi amori d'albione, soprattutto per i Radiohead. Di difficile proattività, il suo stato codeinico mostra il fianco alla weird come alla desertica palingenesi springsteeniana (Every time the sun comes up) per dire di sé in maniera preziosa (I love you but I'm lost). Eppure il sensazionalismo delle immagini di Are we there è laicamente americano (le allusive buckleyane di Nothing will change e I know) e costringe chi ascolta a termini di paragone con filosofie da highways che tagliano stati federati su stati federati, dove l'immensità dell'argomento tende a trattenere tutto, anche le singole lacrime, o a racimolare il niente, viso più viso meno.

Accogliere questi stati dell'anima è la cifra qualitativa di una degna autrice che supera per adesso i suoi lavori è quelli di tanti altri.  



Track List

  • Afraid of Nothing
  • Taking Chances
  • Your Love Is Killing Me
  • Our Love
  • Tarifa
  • I Love You But I`m Lost
  • You Know Me Well
  • Break Me
  • Nothing Will Change
  • I Know
  • Every Time The Sun Comes Up

Articoli Collegati

Sharon Van Etten

We ` ve Been Going About This All Wrong

Recensione di Laura Bianchi

Recensione di Andrea Valbonetti