Serpenti<small></small>
Italiana • Pop • synth/wave

Serpenti Serpenti

2012 - Universal

01/06/2012 di Michele Porcile

#Serpenti#Italiana#Pop

Musica di plastica in versione vintage, un gioco di replay synth targato euro-dance. Una vera e propria riscossa elettronica, patinata e “facile” dalle mille luci colorate: da ascoltare rigorosamente inforcando dei grossi occhiali da sole. Un’estetica ariosa, virtuale fin che volete, ma decisamente garage nell’animo, nonché virtuosa nell’esecuzione. Un lavoro di collage, apparentemente derivativo, ma che in realtà sfiora l’artigianato più vero.

Senti i Serpenti, ma subito il cuore e l’orecchio vanno a rovistare nei ricordi prima e nel rinascimento di genere dopo. Dopo Sottoterra ecco il nuovo sforzo della band sempre in bilico tra la tradizione degli Human League o dei New Order e le nuove rivisitazioni di Ladytron e Cold Cave. La nuova onda lunga è arrivata dal nord sino ai nostri lidi. A dire il vero, come spesso accade, c’è sempre qualcuno che viene prima. Anche in Italia. E allora citare i Krisma non solo è d’obbligo, ma doveroso.

L’andamento rotativo dei pezzi è un energizzante accattivante, persino quando la vena dance si placa sotto i colpi della grancassa. Non mancano le sessioni ritmiche beat-dance ripetitive e ridondanti, ma la cosa più convincente è l’interpretazione canora di Gianclaudia Franchini. Una voce che come una mano scende lungo il corpo con fare sinuoso e infine graffiante. Scendo piano è un pezzo ben riuscito, crocevia tra sintetizzatore e sensualità, tra sound stiloso e gioco. Alla fine il bacino non può che cominciare a ondeggiare, immerso in questo filo conduttore fatto di stimoli sensoriali. L’intero lavoro mantiene così nella sua semplicità la forza e il vigore dettate dall’urgenza espressiva.

Il duo pugliese nasconde, dietro un involucro “finto”, una sana cattiveria… Dedicato a chi non ha più gli strumenti per interpretare la realtà, le nuove derive e le vecchie derivanze. La loro specialità: entrare a gamba tesa con testi immediati senza convenevoli. Un lavoro sudato e frizzante…anche se con il make-up. Altra nota di colore: un altro duo proveniente dalla Puglia. Calma però, I Serpenti stanno a Il Genio come l’eros sta al voyeurismo. Malizioso uno, vizioso l’altro. Provare ad ascoltare Tocca la mia bocca per credere.

Questo è un viaggio indietro nel tempo che però sa di progressismo e aria nuova, se paragonato a certo rock declinato e antistorico dei giorni nostri. Insomma quando della musica ci rimane solo l’estetica, questa diventa reazionaria e meramente contemplativa. Le rivoluzioni invece partono sempre dall’animo e non dalle sue pose.

 

 

Track List

  • Tenax
  • Io non sono normale
  • Senza dubbio
  • Tocca la mia bocca
  • Uomo donna
  • Io tu e noi
  • Come il tempo
  • Scendo piano
  • (Bonus track)Se come sei

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