Roberto Angelini Cenere
2021 - Viceversa Records/ Audioglobe
“Devo dire che mi sono anche dimenticato di averlo registrato. Riascoltarlo dopo quasi 10 anni mi ha emozionato. È come avere accesso alle bozze di un libro, ai provini di un disco. Ma forse anche di più. Per chi ama e ha amato questa manciata di canzoni secondo me è un gran regalo”.
Così il chitarrista romano presenta Cenere, lavoro tra il blues e il folk che esce solo in vinile come nelle intenzioni originali. Un LP che ha un qualcosa dell’Etna, quel calore sopito sotto la cenere appunto, a cui la produzione di Cesare Basile aggiunge un tocco di mistero.
Pensate a Shapes of the Fall di Piers Faccini e portatelo dal deserto alle pendici del vulcano. È come se la sabbia cambiasse colore tramutandosi in cenere.
Le chitarre assumono un sapore a metà strada tra la familiarità del focolaio domestico e l’arcano, lo dimostrano Come sei o a La mia strada. Sono brani cesellati con cura artigianale, manifestano una profondità notevole sonora e testuale. Il viaggio interiore del disco è in qualche modo movimentato da La porta, episodio brioso ma non frivolo.
Cenere merita di essere ascoltato con calma, magari sorseggiando un buon passito su una sedia a dondolo.