Itaca<small></small>
Jazz Blues Black

Peo Alfonsi Itaca

2009 - Oneiros / Egea

23/04/2010 di Vittorio Formenti

#Peo Alfonsi#Jazz Blues Black

Peo Alfonsi è un chitarrista sardo di formazione classica, diplomato al Conservatorio e attivo anche nel settore della didattica oltre che detentore di un alto numero d referenze per collaborazioni di qualità (Pat Metheny, Kenny Wheeler, Marc Ribot, Paolo Fresu, Antonello Salis, Mauro Pagani,..). Peo si è lanciato nel mondo del jazz pur mantenendo un solido contatto con l’ambiente della musica ´colta´, nel quale lavora come strumentista per opere del miglior repertorio del melodramma nazionale. Questa tensione tra sfera improvvisativa, evocativa, narrativa e seria costituisce forse la cifra principale del suo stile e del suo modo di comporre. Itaca è un disco integralmente firmato da Peo e suonato in un combo orientato alla fusione tra jazz, ambient ed etnica; G. Mirabassi al clarinetto è certamente un nome di rilievo ma a lui si aggiungono Kyle Gregory alla tromba ed al flicorno (particolarmente adatto per certe sonorità alla Fresu), S. Maiore al basso e A. Mombelli alle percussioni (sempre dense di colore e di calore). C’è un Itaca in tutti, un posto in cui si vorrebbe tornare per stare e ritrovare le proprie radici; inoltre c’è un Itaca mediterranea che riassume tutte le nostre radici. Storia e desiderio, nostalgia e poesia sono le principali coordinate di questo lavoro in cui si trova la razionalità di Talete, la classicità di Fidia, la verve del Flamenco e il senso folk della nostra penisola; il tutto interpretato su registri medi, con dinamiche rilassate e melodie sobrie ma espressive. C’è poca improvvisazione, forse qualche variazione, ma c’è molta narrativa; ´Happyness´ ritrae una felicità equilibrata, contenuta, ´Gismontiana´ accoglie qualche ritmo latino anche se il clarinetto, il violoncello ed il flicorno ammorbidiscono il tutto in una vena contemplativa; ´Femme fetal´ ha qualche elemento sanguigno in più nella chitarra spagnola, ´Le mille e una nota´ è quasi una filastrocca nazionale. In tutti i brani spicca una sapiente alternanza tra strumenti; più che un interplay si tratta di un coerente avvicendamento, quasi come un passaggio di staffetta per cui la corsa mantiene la sua coerenza. Certamente resterà deluso chi cerca ritmi spinti, dinamiche forti o slanci imprevisti; qui tutti è pensato e soprattutto ascoltato mentre viene suonato, quasi fosse una riflessione con sé stessi. Pregevole per il controllo del suono, la sottigliezza cameristica e la capacità di accarezzare l’ascolto.

Track List

  • Happyness
  • Gismontiana
  • Wis for wheel
  • Femme fetal
  • Naele
  • Le mille e una nota
  • Beni benia
  • Itaca (Us)
  • Samovar
  • Picnic in theh garage
  • Dopo tutto

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