Paul Mccartney Egypt Station
2018 - Polydor
Egypt Station è un lavoro ben riuscito equilibrato con 3-4 gioiellini come Do It Now, Despite Repeated Warnings, I Don’t Know e in misura minore Happy With You. Si inizia proprio con I Don’t Know caratterizzato un bel giro di piano e chitarra e prosegue con una sezione ritmica molto efficace che sorregge il lavoro del piano, i cori danno un colore beatlesiano ben distinto. In Come on To Me la sezione continua ad essere protagonista e il pezzo incede secco e deciso, la voce di Paul è perfetta per questo brano, un bell’arrangiamento di fiati fa il resto. Happy With You rallenta il ritmo rispetto alle precedenti e anche l’arrangiamento è più essenziale , incentrato sulle chitarre acustiche, mentre la voce roca e un po’ nasale di Paul disegna il brano come una tavolozza di colori. Si riparte con Who Cares e il ritmo si alza nuovamente con chitarre saltellanti e distorte, molto efficaci. Fuh You è un semplice divertissement, senza tante pretese, ma anche qui la differenza la fa Sir Paul. Confidante procede con un incedere di chitarre acustiche, una ballata semplice arricchita solo da qualche coro, semplice, ma non banale comunque. People Want Peace riparte veloce e ritmata e piano e chitarra si alternano con gli archi, il coro aggiunge un tocco di solennità al brano. Hand in Hand, è una ballata pianistica nella migliore tradizione del baronetto, arricchita da un arrangiamento di archi e flauto che gi conferiscono maggiore profondità. Dominoes e Back in Brazil sono due brani veloci e ritmati, carini, ma senza lasciare il segno. Do It Now si apre con un piano che presto viene affiancato dalle chitarre, un brano che potrebbe essere uscito da Sgt Peppers e a ricordarci che siamo nel 2018 e non nel 1967 è solo la voce lievemente roca di Paul. Caesar Rock dice ben poco e non lascia il segno, malgrado lo sforzo vocale di Paul. Despite Repeated Warnings è il pezzo forte dell’album (insieme a Do It Now e I Don’t Know), un piccolo gioiello degno della migliore produzione di Paul McCartney, con un testo tagliente che richiamando una sorta di Titanic probabilmente si riferisce al Primo Ministro Theresa May e all’incombente Brexit. Hunt you Down/Naked/C-link, una medley elettrica conclude il disco, come i pezzi di Paul chiudevano Abbey Road, ma non sono purtroppo dello stesso spessore…avremmo chiesto troppo a Sir Paul probabilmente . In un momento in cui nel panorama musicale latitano nuove stelle, questo signore di 76 anni ricorda a tutti che se ha scritto la storia della musica per quasi 60 anni non è un caso.