live report
Paul Mccartney Due notti incredibili per Sir Paul McCartney all'arena La Défense di Parigi
Concerto del 05/12/2024
Proviamo anche noi a capirlo, a Parigi, in una Arena La Défense sold out, con un dispiegamento di forze di polizia i cui fischietti poco possono contro l'onda neanche tanto anomala di 40000 persone, che confluiscono verso l'enorme struttura. Ed è gente veramente di ogni provenienza, età, genere: figli di quelli che non erano ancora nati quando i Beatles si sciolsero, coetanei di Paul, ragazzini e ottantenni, orientali ed europei, africani e americani. Tutti insieme appassionatamente, per vivere col baronetto due ore e mezza di pura esaltazione.
Perché di festa collettiva si tratta: due sere di celebrazione della vita e delle opere di un artista poliedrico, prolifico, che, coi suoi altri tre amici, e poi senza di loro, ha scritto pagine indimenticabili di musica, anche questa che travalica epoche e generi, e che in queste notti viene proposta in tutto il suo splendore, complice una band stellare, con una sezione ritmica da urlo, con la potente iniezione di energia di tre fiati, e con il muro di chitarre a fare da avanguardia.
E poi, c'è lui. Basso, elettrica, acustica, mandolino, banjo, ukulele, e il suo piano incantatore, e una voce che, a 82 (OTTANTADUE) anni, dà le piste a tanti trentenni, quanto a intensità, tenuta ed estensione. Come quando, appollaiato su un virtuale tetto, confeziona una Blackbird chitarra e voce, mentre tutta l'arena resta col fiato sospeso.
Intelligenza e autoironia, divertimento ed emozione, bravura assoluta e allegra cialtroneria si mescolano in due ore e mezza di show totale, tra visual efficaci, reperti d'epoca proiettati senza nostalgie superflue, ma solo a ricordare i sessant'anni intensamente vissuti, e poi giochi di luce, audio perfetto, effetti speciali mai gratuiti, come i fuochi - d'artificio e non solo - che ricreano lo spirito e la Londra di James Bond in Live and let die.
Il tutto, mentre la scelta delle canzoni, pur necessariamente, ne esclude moltissime altre; a dimostrare che, fatte salve le cinque o sei imprescindibili, McCartney potrebbe fare almeno cinque concerti tutti diversi, e mantenersi stabile nell'eccellenza, e, se non lo fa, è perché l'impianto scenico costerebbe troppi sforzi, umani ed economici.
Infine, c'è il pubblico: che canta e balla ininterrottamente, che partecipa attivamente rispondendo entusiasta alle richieste dell'artista, che applaude quando vede apparire Lennon, Harrison, Starr sugli schermi, che improvvisa un eterno singlong su Hey Jude, mentre l'arena si accende di migliaia di luci. Il Baronetto lo sa, che il pubblico lo ama. E lo ringrazia, mentre lo saluta con calore.
Get Back soon, Paul. Abbiamo ancora e sempre bisogno di te e delle emozioni che sai regalarci con le tue canzoni eterne.
SETLIST 4 DICEMBRE
https://www.setlist.fm/setlist/paul-mccartney/2024/paris-la-defense-arena-nanterre-france-2b5788ca.html
SETLIST 5 DICEMBRE
https://www.setlist.fm/setlist/paul-mccartney/2024/paris-la-defense-arena-nanterre-france-335788c9.html