Fame<small></small>
Italiana • Rock

Nadar Solo Fame

2014 - Massive Arts Records

18/12/2014 di Arianna Marsico

#Nadar Solo#Italiana#Rock #Indie

Con Fame i Nadar Solo passano dagli incubi surreali cantati ne Il vento (da Diversamente, come? del 2013, brano a cui partecipò Pierpaolo Capovilla) ad incubi molto più reali. Come quelli cantati in Jack lo stupratore, storia di un impotente al termine della quale potrebbe capitare di sentirvi come dopo il primo capitolo di Bastogne di Enrico Brizzi (leggete e capirete).

Il brano appena citato è l’esempio più calzante di questa sorta di vivisezione della mente umana nei suoi aspetti oscuri. Un intento quasi naturalistico, alla Zola.

Matteo De Simone (voce e basso), Federico Putilli (chitarra) e  Alessio Sanfilippo (batteria) affiancano a questa indagine un rock-pop rapido, sincopato, preciso, di sicuro effetto live.

Cara madre, con il violoncello di  Mattia Boschi dei Marta Sui Tubi, è un raro momento in cui il ritmo culla, ma dietro l’apparenza quasi da filastrocca si cela una anatomia di un rapporto con una madre intrappolata anche da “una persona che ti picchia in una stanza”.

Non volevo è invece un esempio calzante del “marchio di fabbrica” del disco, di quel suono compatto e rotondo. Il che è un pregio ed un piccolo limite assieme. Un pregio perché l’ascolto è piacevole, la cura dei dettagli si nota. Un piccolo limite per via della discrepanza tra il cuore di tenebra trattato e la  brillantezza del suono. Per indagare le crepe della psiche umana forse occorre vederle anche attraverso uno specchio sporco. Ossia delle note che lacerino l’anima oltre che essere orecchiabili. Il dolore o l’incertezza dei testi perde in parte mordente nell’amalgama con suoni così eteronomi da sé.

 

Quindi dopo aver fatto un bel passo avanti sui testi, ai Nadar Solo serve forse un po’ più di ricerca sul suono e creare una maggiore sintonia (vedi l’esempio riuscito di Cara Madre) tra le due metà delle canzoni, inscindibili come yin e yang.

Track List

  • La vita funziona da sè
  • Non volevo
  • Cara madre
  • Jack lo stupratore
  • La gente muore
  • Piano piano piano
  • Ricca provincia
  • Akai
  • Splendida idea
  • Shhh!
  • Non sei libero

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