Sumo<small></small>
Italiana • Alternative

Management Sumo

2019 - Full Heads / distr. Believe/Audioglobe

05/12/2019 di Arianna Marsico

#Management#Italiana#Alternative

 

Il clown di MacMAO “ha nascosto un sorriso nella bocca, quel sorriso è affogato nella gola” ed il punto di partenza di Sumo, il nuovo album del Management (già noto come Management Del Dolore Post – Operatorio) forse è lo sfortunato protagonista de Il vento (da Un Incubo Stupendo), spirito titanico nei versi:

“E andrà a finire male, succede quasi sempre
A quelli che amano la vita disperatamente
Ma fa lo stesso, vale sempre la pena provarci”.


E Sumo, caparbio come un lottatore appunto, ci prova, resiste, si aggrappa ai ricordi, alla bellezza malinconica della pienezza di quanto si è vissuto, soprattutto se ci è stato strappato violentemente. Non importa che si tratti di un affetto scomparso, di un’amicizia o un amore erosi dal tempo. Il dolore e la bellezza sono lì, affiancati, a duellare tra di loro. Luca e Marco riescono nel difficile intento di raccontare questa lotta senza trasmettere cupezza, ma giocando a scacchi con la tristezza e una divertita insolenza, si pensi a Sessossesso (#collectivesong) scritta con i fan.

 

“Questa vita sembra un tavolo da gioco
verde come i prati dove ho perso l’oro
dei ricordi che rivoglio indietro ora
come un elefante vuole il proprio avorio


L’elefante smarrito dell’iniziale Avorio inizia a muoversi su tessiture più elettroniche e meno chitarristiche del passato per guidarci in questa ricerca del tempo perduto registrata presso l'Auditorium Novecento di Napoli. Cresciuto nei vicoli della città partenopea riesce infatti a muoversi nel labirinto della memoria. A tenere a bada “questo tempo bastardo non fa mai un ritardo, è un lottatore di Sumo” in una Sumo in cui l’orologio biologico sembra essere lì, a ticchettare, aggrappato alla schiena.
In Come la luna forse si ritrova ad essere spettatore impotente davanti a una donna raggelata dalle violenze subite.

In Chiara scappiamo, ideale anello di congiunzione tra questo disco e i precedenti, sarà per lo scenario davvero apocalittico (il Dalai Lama ha ordinato i fucili da un’azienda statunitense”), ma sembra ben pronto e fuggire portando con sé Chiara:

“Chiara prendi la valigia, scappiamo via da questo mondo
dove pensano tutti uguale e nessuno pensa molto
sei bella dai non ti truccare, scappiamo senza salutare
i marziani ci stanno aspettando
dai, fai presto che ce ne andiamo!”

Eppure le minuzie quotidiane sembrano trattenerci dal compiere salto nel buio, anche nell’urgenza. Rimane il ricordo di “occhi tristi” (Per i tuoi occhi tristi) baudelairiani.

Sto impazzendo e La notte nelle vene su note lunari e rarefatte sono brani di una sincerità sconcertante, mentre Soltanto acqua probabilmente si candida a inno ai concerti.

La luna rossa della copertina di Sumo sta lì, tra il sornione e il simpatetico, a rischiarare la nostra attesa di Godot, con un dolore post - operatorio che si è solo spostato, non se ne è andato.

Track List

  • Avorio
  • Sumo
  • Come la luna
  • Chiara scappiamo
  • Per i tuoi occhi tristi
  • Sto impazzendo
  • Forte forte
  • La notte nelle vene
  • Soltanto acqua
  • Sessossesso (#collectivesong)*
  • *Canzone collettiva realizzata insieme ai fan sui social

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