Management Ansia Capitale
2022 - Garrincha dischi
Dopo il dolente Sumo, autentica anatomia del dolore e del “tempo bastardo che non è mai in ritardo” e un tour interrotto, come tanti purtroppo, dall’uragano pandemico, Ansia Capitale sembra, a dispetto del titolo, un ritorno alla leggerezza, dopo l’assaggio offerto da Voglio invecchiare male in Cari fottutissimi amici dei The Zen Circus.
La copertina del disco in cui una persona salta sul letto e un’altra guarda fuori dalla finestra mette in luce che Luca Romagnoli e Marco “Diniz” Di Nardo sono tornati a ballare sul precipizio. E ascoltando il disco si sente che di cose da dire ne hanno tante. I “due lupi d'Abruzzo, poeti provinciali da Lanciano, che manco provincia è” (come si sono autodefiniti) ne hanno fin sopra i capelli dell’ossessione consumista e al culto dell’esteriorità, di tutte le cose portate all’estenuazione fino a banalizzarle e renderle vuote di ogni senso. Bastatutto è quasi un manifesto in tal senso: “basta con il business, [...] si fotta il porn-food[...] e basta col successo, e basta con gli chef e basta col gourmet”. Il suono, non solo in questo brano, recupera quell’affilata essenzialità della chitarra di Marco, sulla quale poi si innestano gli altri strumenti e la sapiente produzione di Manuele “Stirner” Fusaroli.
Ci si muove sapientemente in bilico tra rock ed elettronica, senza disdegnare un riferimento, forse anche inconscio, a Come è profondo il mare di Lucio Dalla: “Forse riesco ad amare soltanto in silenzio/Come i pesci, nessuno se ne accorge/Ma i pesci lo sanno/Che anche in fondo al mare/Ci sono le montagne/Dalle quali puoi cadere”. È la bellissima La fine dell’eternità in cui in modo surreale si alternano affondi sonori e strofe cantate con una leggerezza celestiale nonostante il loro carico emotivo. Prendete Un’emozione da poco di Anna Oxa, decostruitela con le linee sonore delineate da Marco e la malinconia e l'irriverenza del cantato di Luca.
Serie TV si candida al ruolo di scintilla da pogo per il tour estivo, con il suo ritmo irresistibile e i coretti ben studiati mentre Un mondo al veleno disarticola i luoghi comuni, nel bene e nel male, che animano le nostre conversazioni. Il ticchettio del tempo inesorabile torna in Multi culti supermarket che mescola lingue e influssi sonori.
Ansia capitale, già dalla title - track, si presenta come un lavoro in cui i ragazzi prendono di mira dei falsi miti quotidiani, rivendicando l’orgoglio della propria unicità. E la musica li segue a meraviglia. Il disco è un “balliamo sul mondo” all’insegna del disincanto, ma con un sorriso di sfida, non di rassegnazione.
"ANSIA CAPITALE IN TOUR"
(Calendario in aggiornamento)
12/06 Villa Ada - ROMA - Ingresso gratuito
25/06 Parco Tittoni - DESIO (MB)
26/06 17Festival - NERETO (TE)
10/07 Festa AlleGrona - ALLERONA SCALO (TR)
16/07 A Tuscia Birra - MONTEFIASCONE (VT)
26/08 FDB Festival - FABRICA DI ROMA (VT)