Luca Rovini Lungo i bordi della vita
2024 - Autoprodotto
Se siete alla ricerca di composizioni complesse, questo album non fa per voi; se invece avete bisogno di canzoni affilate, proverete soddisfazione a canticchiare certe ballad, avvolte tra chitarre distorte.
Nella semplicità apparente ci sono tante influenze: dai suoni tex mex, grazie agli strumenti suonati da Luca Rovini e da Paolo Ercoli; al country sporco e impastato con il blues.
Le stelle cadono sole, per esempio, rimette in equilibrio quella certa influenza cantautorale americana dei grandi maestri, con il gusto italiano per la canzone che riesce ad essere militante e ispirata.
Banditi ha un arrangiamento levigato, ma i contenuti sono quelli della denuncia sociale: evidenzia ancora una volta quanto questo lavoro sia concepito per un pubblico che vuole pogare, ma anche ragionare su temi importanti.
Il terzo brano che evidenzio è Nessuno vince come vuole: trascinante e obliquo come un blues in stile Massimo Bubola. Canzone tra le più musicalmente accattivanti di tutto il disco. Fossero altri tempi, lo sceglierei come singolo da stampare a 45 giri.
Chiude il tutto Il vento della sera: per usare una metafora ciclistica, l’ultimo chilometro prima del traguardo. Potente e rabbiosa.
Menzione speciale per il suo gruppo Companeros che svolge un ruolo importante, regalando un amalgama perfetto per questo progetto ispirato e corrosivo.