Luca Rovini La barca degli stolti
2015 - Autoprodotto
#Luca Rovini#Americana#Songwriting #Stefano Corsini #Don Leady #Claudio Bianchini #Andrea Giromini #Chiara Giacobbe #Stefano Costagli #Andrea Lupi #Caterino “Washboard†Riccardi
La Barca Degli Stolti è un album totalmente autoprodotto, in cui c’è veramente molto di autobiografico, a cominciare dalla copertina, che rappresenta un quadro del padre di Luca, alla cui memoria è molto legato. Un album in cui l’artista ha voluto accanto a sé gli amici di sempre, i compagni di baldorie, disavventure e goliardate di cui è al tempo stesso vittima e carnefice, e visto che è intorno alla musica che ruota la sua vita, anche i suoi amici sono naturalmente musicisti. Ne viene fuori un sound corposo, senza fronzoli che alterna sonorità catturate nelle sue molteplici fonti d’ispirazione da Bob Dylan a Bruce Springsteen e Steve Forbert, passando per il Texas di Tom Russell risalendo a nord attraverso il Tennessee sino alla Chicago di John Prine. Anche il mixaggio è rigorosamente home made, a cura di Stefano Corsini e dello stesso Rovini.
Ne La Barca Degli Stolti si alternano ballate acustiche come Gocce Rosse della Sera, Occhi Profondi e Cappotto di Vita punteggiate dai fraseggi delle telecaster di Don Leady, dalla Resonator di Claudio Bianchini, dalla fisarmonica di Andrea Giromini e dal violino di Chiara Giacobbe, canzoni dall’atmosfera più rarefatta come Dove Bevo Il Mio Cuore, impreziosita dal piano di Francesco D’Acri e dal violino di Chiara Giacobbe, pezzi più elettrici come Il Quartiere Della Follia, Viaggiatore Stanco, Contromano e il divertissement di Senza una Lira, dove risalta la sezione ritmica con Stefano Costagli alla batteria, Andrea Lupi al basso e Caterino “Washboard” Riccardi alle percussioni.
Il risultato finale è un album equilibrato, ben costruito, a dimostrazione che quando ci sono la passione e il coraggio si può fare buona musica anche con budget limitati e scrivere belle ballate anche utilizzando la lingua italiana.