Lorenzo Hengeller Gli stupori del giovane Hengeller
2016 - Polosud
Gli stupori del giovane Hengeller è un album che riserva non poche sorprese. È leggero, impossibile da negare, sin da quando prova a infilarsi nei luoghi comuni della politica italiana (Talk Show), per poi descrivere amori impossibili (Il loggionista disperato) sino a scivolare sul terreno minato dei doppi sensi (Preferisco la gassosa). Ma poi trova il tempo di ricordarsi di Pier Paolo Pasolini, coinvolge la tromba di Enrico Rava (Cancion no. 6), omaggia la tradizione partenopea assieme alla voce di Patrizia Laquidara (L’ammore è ’na rosa). E finisce per trovare altri preziosi complici, come Daniele Sepe, che rispolvera Urgente cha cha cha dalla colonna sonora di “Totòtruffa ’62” suonandola come fosse uno dei Montefiori Cocktail, e il mandolinista brasiliano Hamilton de Holanda, ospite in L’istinto dell’emigrante. Prezioso, e a dir poco sintomatico, il recupero di La curiosità, pezzo inedito del già menzionato Lelio Luttazzi, vera e propria gemma di un lavoro che conferma tutto il talento del musicista napoletano. Che tra ironia e suoni solo apparentemente retrò firma un disco scoppiettante, ricco di personalità e di un non indifferente spessore artistico. Ma per chi segue Lorenzo Hengeller e ha presente la solidità del suo curriculum, stiamo parlando di ordinaria amministrazione.