Giuliano Dottori L`Arte della guerra Vol. 2
2015 - Musica Distesa
Si respira positività e gioia ed il fatto che il disco sia uscito in Primavera, la stagione in cui il mondo si risveglia, non credo sia una casualità, Fiorire parla appunto della ciclicità della natura, ciò che sembrava esanime col calore si risveglia, per poi abbandonarsi ad un nuovo letargo, questo brano vede la collaborazione di Dimartino. Altra notevole collaborazione è quella con Ghemon ne Il pavimento del mattino: credo sia il corrispettivo de Le vite degli altri, contenuto nel precedente album, solito approccio voyeuristico e la narrazione della quotidianità, tra la solitudine e l’alienazione delle grandi città.
Didascalico e nostalgico è Andare via: - che ve lo dico a fare? - questo pezzo parla della voglia di scappare, verso dove o verso cosa non si sa, ma scappare è sicuramente la soluzione; visti i tempi che stiamo vivendo potrebbe apparire come il “solito” brano malinconico sul bisogno di fuggire da questa terra che non ci assicura un futuro ed invece non lo è.
I wanna be forever young cantava qualcuno: anche il nostro cantautore lo fa, in Forever giovane; il brano che musicalmente risente delle influenze dei Beirut è un inno alla vita e al tempo che scorre disegnando nuovi percorsi. Generazioni a confronto: di piccole sfide quotidiane si parla in Siamo tutti degli eroi, un sound simil-esotico e dei temi vicini a tutti, le difficoltà di ogni giorno, il lavoro che manca e mutuo da pagare. Se avete voglia invece di fare un tuffo nel passato non posso far altro che consigliarvi l'ascolto di Angelina, il suo sound ci porta indietro di qualche decennio.
Otto brani assai diversi tra loro, ma un comune denominatore: il tempo, quella scia che si lascia alle spalle, alle volte colorata, altre invece grigia e nebbiosa, nostalgie speranze in un unico racconto. L’arte della guerra è la conferma che la fiducia paga: anche questo disco è stato infatti voluto dai fans che hanno supportato Giuliano Dottori nella campagna di crowdfunding (modalità già seguita per il Vol. 1) ed è la dimostrazione che il panorama musicale italiano è colmo di artisti talentuosi dimenticando per un attimo i music talent e i vari artistoidi. Anche questa volta Giuliano s’è dimostrato un cantautore sensibile e attento ed un ottimo musicista: di quelli come lui non ce ne sono mai abbastanza.