Giovanni Truppi Il mondo è come te lo metti in testa
2013 - I Miracoli/Jaba Jaba Music/Audioglobe
Giovanni Truppi esordisce nel 2009 con l’album C’è un tempo dentro di me e il suo viaggio come per la famosa armata lo fa al fianco di Afterhours, Paola Turci, Sabina Guzzanti e Riccardo Senigallia.
L'artista napoletano, 31 anni, è un cantautore, ma anche un musicista,compositore per spettacoli teatrali, performer e attore. Come molti artisti paga questa poliedricità creando un prodotto originale, ma lontano da un contesto globale.
Originale sì, ma anche, in qualche modo, parecchio borderline. L’album racchiude 14 brani raccontati con disincanto da un moderno cantastorie medievale capace di narrare storie intense dai testi brillanti. Il timbro e il modo di cantare riportano ai vari Elio e le storie tese, Francesco Tricarico e Max Gazzè. Il cantautorato punk al limite tra la follia e il genio pervade ogni brano; i testi spiccano in grossa misura rispetto ai brani e la fanno da padrone le tracce Il mondo è come te lo metti in testa, Nessuno, Cambio sesso per un po’ e La lotta contro la paura.
Di difficile fruizione invece Quante volte, Come una cacca secca e Ti ammazzo.
“Il genio? Pazzia con metodo” sosteneva l'autore di fantascienza statunitense Frank P. Herbert, ed è questo metodo che si fatica a trovare nell'opera di Truppi.
Il voler dipingere la musica con movimenti sgraziati, sovrabbondanti e talvolta molesti non si avvicinano ad un Punk o Indie nostrano, ma per lo più ad un tentativo non completamento riuscito di innovazione. Gaber è ancora lontano, almeno qualche galassia, ma apprezzerà lo sforzo. Forse meno il risultato.